
di Pino Di Blasio
Rettore Francesco Frati, si è risolta l’impasse degli 11 studenti dell’Università di Siena bloccati in Russia dopo l’invasione dell’Ucraina?
"Dieci di loro hanno deciso autonomamente di tornare, non si sentivano più sicuri a continuare i loro studi in un Paese in situazione di guerra. Noi li abbiamo supportati nelle procedure di rientro. Un solo studente ha deciso di rimanere perché si sente al sicuro nell’università dove studia".
In quali città russe erano gli studenti di Siena?
"Quello che è rimasto è a Nizhny Novgorod, che una volta si chiamava Gorkij. Gli altri nella stessa città e a San Pietroburgo, le due università con le quali abbiamo un ’double degree’, titolo di studio che vale negli atenei in Italia e in Russia. Il percorso prevede una presenza obbligatoria nei due Paesi".
C’è qualche riflesso diretto della guerra sull’Università?
"C’è la preoccupazione per il sistema universitario in Ucraina, che è di fatto bloccato per i bombardamenti. E’ scattata la mobilitazione internazionale per accogliere studenti e ricercatori che vogliono proseguire la loro carriera accademica. Ci siamo mobilitati per accoglierere studenti ucraini, desiderosi di venire a studiare a Siena. Il ministero ha stanziato risorse, stiamo verificando la possibilità di ospitare studentesse e ricercatrici, visto che i maschi sono soggetti alla leva obbligatoria".
Quante richieste avete?
"Circa 50 studentesse e stiamo valutando le richieste di 3 o 4 ricercatrici. Le accoglieremo sicuramente, li iscriveremo a corsi singoli, saranno alloggiati nelle residenze Dsu, daremo loro il posto a mensa e una piccola borsa di studio per sopravvivere lontano da casa. Un percorso già compiuto per l’Afghanistan. Stiamo trovando anche sedi alternative, con la Caritas, il Comune e altri enti. Ad Arezzo troveremo posti nel campus".
Oggi accoglierete altri due studenti afghani...
"Ora si trovano a Roma. Edriss e Sayeeda sono fratello e sorella, studieranno alla nostra università, grazie al programma di protezione internazionale. Li incontrerò oggi pomeriggio in rettorato, assieme ai vertici dell’ateneo, all’assessore Francesca Appolloni e a Giovanna Romano del Gruppo stampa".
Qual è lo stato di avanzamento dei tre spoke dell’ateneo sui centri di eccellenza della ricerca con i fondi del Pnrr?
"Stiamo aspettando la valutazione del ministero della Ricerca, c’è ottimismo sull’esito dei tre progetti. Verosimilmente partiranno tra giugno e luglio, gli stanziamenti per Siena saranno tra 20 e 30 milioni di euro".
Il 18 giugno sarà il giorno del Graduation Day, la grande festa di laurea degli studenti...
"L’ultima volta del Graduation Day fu nel 2019 in Piazza del Campo. Il Comune ha concesso la disponibilità della Piazza anche per il 2022. Invieremo un invito a tutti gli studenti che si sono laureati in questi tre anni accademici, oltre mille laureati che potrebbero venire. Sarà una festa molto più affollata della precedente, nella speranza che non ci siano scherzi sul fronte della pandemia. Una festa per l’Università e per gli alunni".
Nel 2019 ci fu Piero Angela. Stavolta a chi tocca?
"Abbiamo un paio di inviti pronti a partire, attendiamo conferme. Uno dei partecipanti sarà Jeffrey Sachs della Columbia University, a cui conferiremo la laurea honoris causa".
Una prova di campagna elettorale, visto che la indicano come candidato a sindaco?
"Sarà la festa dell’Università di Siena, non di Francesco Frati".
Il suo ultimo atto da rettore?
"L’inaugurazione dell’anno accademico è una cerimonia che guarda al futuro, quindi è giusto che tocchi al nuovo rettore".
Ci sono già i candidati?
"Aldilà della lettera del professor Di Pietra che di fatto è una candidatura, bisogna aspettare che il decano indica le elezioni, tra maggio e giugno per ufficializzare i candidati".
Quando si voterà e quanti voti sono in ballo?
"Si voterà tra giugno e luglio, sarà un’elezione telematica. Per essere eletti bisognerà avere il 50% +1 dei voti potenziali, poi il 50%+1 dei votanti effettivi, nella terza elezione si va al ballottaggio. Ci sono 750 voti dei docenti, un centinaio del personale tecnico amministrativo e un centinaio di studenti".