A Chiusi il gotha degli artisti Università e accademie studiano come si evolve il lavoro dell’attore

Dal 12 al 15 gennaio prossimi si svolgerà a Chiusi e per la prima volta in Italia la nona conferenza della International Platform for Performer Training (Ippt), una rete internazionale di artisti e studiosi di prestigiose accademie teatrali e università europee che si occupa dell’evoluzione del lavoro dell’attore e del performer in base alle evoluzioni tecnologiche e artistiche del mestiere del teatro. Dunque, nonostante il Teatro Mascagni abbia chiuso la sua stagione anticipatamente per lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico, le attività legate alla formazione teatrale e alla progettualità culturale proseguono grazie all’impegno del Comune e della Fondazione Orizzonte d’Arte. Con il coordinamento scientifico di Angelo Romagnoli, la conferenza si tiene per la prima volta nella nostra nazione e al di fuori di una grande città europea. Si è tenuto conto della dimensione rurale e archeologica di Chiusi come uno degli ingredienti del tema della conferenza. Il titolo dell’evento ("After the Empty Space: from Traditional Settings to New Creative Ecologies") rende omaggio alla recente scomparsa del regista britannico Peter Brook e elabora, da una parte in senso artistico, il rapporto con gli spazi della nostra vita come individui e membri della collettività, mentre dall’altra si occupa di introdurre realtà culturali di dimensione minore nella catena del valore di nuove produzioni culturali europee. "E’ un onore per noi – afferma il sindaco di Chiusi, Gianluca Sonnini – essere la prima cittadina italiana ad ospitare un evento culturale di così grande respiro internazionale. Avere la possibilità di far conoscere il territorio a studiosi e artisti di accademie teatrali europee può essere un volano di risonanza culturale e turistica, con contatti diretti con importanti istituzioni ed università".

Massimo Montebove