
L’intervento dei vigili del fuoco nella notte tra giovedì e ieri a Marinella
Sarzana, 28 giugno 2025 – “Che sia doloso o colposo, questo incendio a uno stabile di proprietà pubblica è un fatto estremamente grave che denunceremo all’autorità giudiziaria. In seguito alle eventuali indagini che riguarderanno la struttura, l’ente demolirà e bonificherà l’area, sulla quale è già stata progettata la realizzazione di un civic center a servizio della frazione di Marinella”.
E’ stata questa la reazione della sindaca Cristina Ponzanelli poche ore dopo che un incendio, nella notte tra giovedì e ieri, ha distrutto il piccolo edificio lungo la litoranea, da anni in stato di abbandono, che un tempo ospitava il presidio estivo della pubblica assistenza Misericordia & Olmo.
Fino a tre anni fa, in attesa di annunciati lavori di demolizione e ricostruzione nell’ambito del Pinqua, la struttura era stata sede del presizio estivo della pubblica assistenza ma nell’agosto 2022, a seguito dei danni causati da vento e maltempo, il Comune stesso aveva dovuto dichiararla inagibile. E alla Pa era stata assegnata una nuova sede estiva provvisoria nei locali della scuola.
Sulle cause dell’incendio della scorsa notte sta svolgendo accertamenti la polizia di Stato. Al momento non si esclude nessuna ipotesi, dall’incidente al dolo. Difficile, comunque, non pensare a una causa esterna visto che difficilmente potrebbe essersi trattato di un corto circuito, se è vero che, dal momento della dichiarazione di inagibilità, la struttura è stata scollegata dalla rete elettrica.
I vigili del fuoco sono intervenuti poco dopo la mezzanotte, con mezzi inviati sia dalla Spezia che da Sarzana, e hanno rapidamente domato il rogo, verificando che non ci fossero persone coinvolte. Hanno poi effettuato una prima bonifica.
Giova ricostruire un po’ di storia. Il manufatto comunale era in origine inserito nel complessivo progetto Pinqua, il Programma innovativo per la qualità dell’abitare del Borgo di Marinella, presentato da Comune e Regione ormai ben quattro anni fa, nel febbraio 2021, per il quale l’amministrazione comunale ha ottenuto in quello stesso anno un finanziamento di 15 milioni di euro su fondi europei del Pnrr. Era il capitoto “Urba4 Nuovo civic center in sostituzione di un manufatto esistente”.
Poi, nel dicembre del 2023, intervenendo in consiglio comunale al momento della discussione sul bilancio, il vicesindaco Carlo Rampi spiegò che “il quadro economico del Pinqua è aumentato di circa 550 mila euro” e, essendoci la necessità di dare priorità all’intervento di edilizia residenziale sociale, “si è ritenuto di accantonare momentaneamente, ‘sganciandolo’ dal Pinqua, l’intervento Urba4, che ha il suo perno nel Civic center, da circa 450mila euro, per il quale si cercherà di andare a individuare un finanziamento alternativo”. La parte di progetto relativo al piccolo edificio sulla litoranea, ora distrutto dalle fiamme, fu dunque stralciata.
Peraltro, nella medesima seduta del 2023, la sindaca Ponzanelli, replicando alle critiche dell’opposizione, aveva definito il civic center “un’opera importantissima e a cui teniamo. Anche i colleghi della maggioranza hanno parlato di accantonamento, di rinuncia, ma non è così: è stato progettato interamente e lo porteremo avanti, abbiamo già individuato canali di finanziamento alternativi. Ritengo molto promettenti quelli sulla rigenerazione urbana, ci saranno molti bandi, nazionali, europei, regionali, e se dovessi scommettere, scommetterei che finiremo prima il civic center che l’intero Pinqua”. Ma fino a ieri, quando la definitiva distruzione ad opera delle fiamme ha risollevato l’attenzione sul casotto a ridosso della spiaggia, l’amministrazione non ne aveva più parlato: né per dire se siano state o no trovate altre risorse per rispolverare il progetto né per mettere in sicurezza l’edificio inagibile dall’agosto 2022.