
Uno scorcio dell'area archeologica: scattano una serie di interventi per l'anfiteatro romano
Luni, 6 settembre 2025 – Chiusa temporaneamente e parzialmente l’area archeologica di Luni. Due le aree interdette al pubblico con due diverse ordinanze del sindaco Alessandro Silvestri: l’anfiteatro, per lavori di manutenzione straordinaria, e alcune zone dell’area scavi per interventi urgenti di messa in sicurezza.
“Nel primo caso - spiega il primo cittadino - si tratta di un lavoro programmato per la sistemazione dello spiazzo antistante l’ingresso all’anfiteatro. Un terreno che a ogni pioggia si allaga rendendo difficoltoso l’accesso”. I lavori, affidati all’impresa dei fratelli Frediani di Luni, sono appena partiti e, meteo permettendo, si concluderanno per la fine del mese.
Realizzeranno una pavimentazione semi-drenante dell’area e la creazione di un’aiola verde con impianto di irrigazione. Il costo complessivo dell’intervento è di poco meno di 20mila euro, interamente coperto con finanziamento assegnato da un bando del Gruppo di azione locale nell’ambito delle ’Infrastrutture essenziali alle popolazioni rurali’ di Strada del vino dei Colli di Luni’. “Con questo intervento - commenta Silvestri - diamo il primo segno tangibile dell’importanza di aderire al progetto integrato Strada del vino, di cui sono orgogliosamente presidente. Un progetto che, oltre a creare opportunità per le cantine più piccole, prevede contributi mirati per la riqualificazione e la valorizzazione dei siti storici e culturali degli Enti associati”.
Diversa la natura degli interventi di messa in sicurezza delle aree di scavo. A renderli necessari sono stati i danni prodotti dal forte vento che, nella notte tra il 28 e il 29 agosto, si è accanito sulle coperture dei mosaici rendendole instabili quando non addirittura spargendole nel sito, colpendo e danneggiando il cancello carrabile sul lato nord dell’area archeologica, in Via Luni, la recinzione esterna e quella che delimita i percorsi di visita, persino il tetto di un’abitazione privata contigua agli scavi.
“Un accurato sopralluogo con la Soprintendenza - conclude Silvestri - ha rivelato una situazione di potenziale pericolo per l’incolumità nel caso di un eventuale ripetersi di un evento analogo a quello della settimana scorsa. E questo ci ha indotto a chiudere l’intera area, con l’unica eccezione del Museo archeologico, perfettamente sicuro, e di uno scavo per consentire lo svolgimento dell’annuale campagna condotta dal team di archeologi dell’Università di Pisa”.
Alina Lombardo