ELENA SACCHELLI
Cronaca

Vivere tra infiltrazioni e muffa Il borgo storico è una vergogna

’La Nazione’ accolta dai residenti che adesso sperano nei lavori annunciati dal nuovo liquidatore

di Elena Sacchelli

"Vivo qui da sempre e nella stessa casa, nel 1870, è nato mio nonno. Allora non c’era ancora Fabbricotti, ma Fieschi. Fino a 50 anni fa eravamo tutti contadini, persone umili, ma stavamo bene ed eravamo felici". Parole di Andrea Giovannelli, residente in via della Chiesa che, dalla fine della scorsa estate dorme nel corridoio della propria abitazione per via dell’acqua che piove direttamente all’interno del suo appartamento. Che gli eventi atmosferici del 18 agosto avessero creato degli ingenti danni a Marinella è cosa nota, ma solo passeggiando per il suo borgo si può avere un’idea reale della portata di quel disagio che diversi residenti sono tutt’oggi costretti a subire sulla propria pelle. Tanto più se gli abitanti di Marinella, saturi ma non rassegnati a dover convivere con il degrado e l’abbandono più totale, sono lieti di aprire la porta delle loro case per permetterci di documentare una situazione così vicina a noi, ma così lontana dalla soglia della decenza.

Come nel caso della signora Angela Fusani che insieme al marito – che necessita di essere costantemente affiancato ad una bombola di ossigeno per via della sua invalidità al 100% - vive in via della Chiesa, a pochi passi dalla sede della Marinella Spa. A causa della mancata manutenzione – e della mancata volontà di repentino intervento da parte della proprietà, la Marinella Spa a seguito della tomba d’aria di 5 mesi fa – la signora Fusani è stata costretta a trasferire la propria camera da letto in un’altra stanza della sua abitazione a causa delle infiltrazioni di acqua dovute allo scoperchiamento del tetto. È stato con estrema dignità e forza d’animo che Angela ci ha condotti in un tour al piano superiore rispetto alla sua abitazione, da tempo disabitato, in cui a fare da padrone sono la muffa e il suo nauseante odore persistente. "Salgo spesso le scale per svuotare le bacinelle d’acqua e strizzare gli asciugamani che ho posizionato qui per fare in modo che l’acqua non penetri nel mio appartamento – ha spiegato –. In corrispondenza con la camera da letto che ho dovuto trasferire in un’altra stanza per via della troppa umidità ho posizionato un telo di plastica altrimenti la muffa intaccherebbe anche quella. Questa casa non è di nostra proprietà quindi auspichiamo che si intervenga al più presto e il fatto che il nuovo liquidatore ci abbia assicurato di far partire a brevissimo i lavori ci riempie il cuore di gioia e ci dà la speranza di andare avanti".

Incamminandoci verso la seconda abitazione, alzando gli occhi da terra, ci si può accorgere di come le ferite acuite dalla tromba d’aria ma derivate da decenni di abbandono siano impresse sulle pareti esterne, piene zeppe di crepe e di umidità, delle case di un borgo dalle mille potenzialità che nulla ha a che vedere con la Marinella degli anni ’60 che i residenti ricordano e rimpiangono. "Vivo qui da 58 anni e non ho alcuna intenzione di andarmene – ci ha riferito la signora Rita Poli, accogliendoci all’uscio della propria casa –. Qui abbiamo sempre vissuto io e mio marito, qui sono nati i miei figli e qui sono stata accolta con enorme affetto da tutte le signore del borgo che allora era un vero gioiello". La casa della signora Rita non aveva alcun problema prima della tempesta del 18 agosto, ma quel giorno un pino si è abbattuto sulla sua abitazione quando, fortunatamente, nessuno era al suo interno. "Siamo stati ospiti dell’Ala Bianca per circa un mese – ha proseguito Poli – poi appena abbiamo potuto siamo tornati qui. La nostra casa ha due piani e ci siamo trasferiti a quello inferiore, utilizzando quello di sopra solo per andare in bagno perché non possiamo fare altrimenti. Nessuno per ora è voluto intervenire, ma il liquidatore Grazzini che è venuto a farci visita insieme ad altre persone, ci ha detto che forse già dalla prossima settimana risolverà la situazione. Non vediamo l’ora e siamo emozionati".