Vendemmia all’Olmarello diventa progetto pilota "Occasione di inclusione per le persone fragili"

Si allarga a tutta la Liguria il programma di sviluppo rurale della casa di cura .

Vendemmia all’Olmarello  diventa progetto pilota  "Occasione di inclusione  per le persone fragili"
Vendemmia all’Olmarello diventa progetto pilota "Occasione di inclusione per le persone fragili"

Il progetto pilota partito dalla Val di Magra potrebbe adesso fare scuola in tutta la Liguria. Attraverso la terra, le coltivazioni che dalla pianura si estendono in collina oppure a picco sul mare e rappresentano la caratteristiche della Liguria, può nascere una prospettiva occupazionale rivolta anche alle fasce più deboli. A dare spunto al percorso che, attraverso gli assessori all’agricoltura e del terzo settore Alessandro Piana e Giacomo Raul Giampedrone, ha visto nascere il programma di sviluppo rurale è stato il vino prodotto nella casa di cura Olmarello gestita dalla Fondazione Cardinal Maffi a Castelnuovo Magra. Le bottiglie di Prezioso che grazie al contributo dell’azienda vinicola La Felce di Andrea Marcesini saranno prodotte e dedicate alla casa di cura daranno il via a altre iniziative legate al Banco dell’Agricoltura Sociale. "Il primo passo che ha avuto capofila l’azienda sanitaria Asl 5 - ha spiegato Alessandro Piana assessore regionale all’agricoltura - oltre alla collaborazione di Coldiretti, distretto socio sanitario 19 è una concreta risposta al bisogno di inclusione delle persone in condizione di fragilità e marginalità. Lo è stato per gli ospiti della struttura psichiatrica l’Olmarello della Fondazione Casa Cardinale Maffi e delle persone con disabilità residenti nella struttura La Missione gestita a Sarzana da Consorzio Cometa e potrebbe diventarlo per altre realtà contribuendo a creare nuove opportunità occupazionali.

Oltre al risultato contingente è molto interessante anche l’attività di sperimentazione del modello di accoglienza in ambito agricolo che favorisce la multifunzionalità e sbocchi futuri di valore. L’integrazione tra le azioni sociali e il mondo agricolo rappresenta un successo dal valore inestimabile di condivisione dei saperi antichi, delle tradizioni e di valorizzazione della comunità". Il raccolto verrà trasformato in Vermentino nell’azienda di Andrea Marcesini che ha avviato il progetto quattro anni fa. "Non è stato facile - ha ricordato - perchè le barbatelle che abbiamo impiantato hanno dovuto fare i con con le lepri, i cinghiali il maltempo, la pandemia ma alla fine ci siamo riusciti ed è stato un risultato straordinario condiviso con i Fratelli Preziosi che si sono impegnati per raggiungere il traguardo".

Massimo Merluzzi