
La ex ceramica Vaccari, utilizzata come spazio per eventi culturali, in una foto d’archivi
Santo Stefano Magra, 21 gennaio 2021 - Tra bonifiche ambientali e sviluppi culturali, l’ex ceramica Vaccari di Ponzano torna al centro di un piano di intervento a ampio raggio che dovrà trovare il Comune di Santo Stefano pronto ad affrontarlo con professionalità e rapidità di azione. I progetti di riambientalizzazione del sito sono pronti mentre sul fronte della cultura deve essere ripreso il piano che aveva vinto il bando di Europa creativa e che sembrava poter decollare a novembre 2019, quando il Comune assunse il ruolo di capofila del progetto stesso con quattro partner europei (Klanghaus di St. Johann in Austria, Association for contemporary art OX-P di Maribor in Slovenia, IBug a Lipsia in Germania e l’associazione spezzina Gli scarti).
Il progetto di rigenerazione di vecchie fabbriche abbandonate, come la Vaccari, attraverso la creatività, denominato “Rescue” (REgeneration of disused Industrial sites through creativity in Europe, operazione transnazionale supportata appunto dal programma Europa creativa), ha durata di 24 mesi a partire da novembre 2019 fino al 31 ottobre 2021 e risulta finanziato con un contributo europeo di 198 mila euro, che equivale al 60% della spesa complessiva. Una somma che verrà incassata proprio dal Comune di Santo Stefano Magra che avebbe dovuto organizzare una serie di appuntamenti con gli altri partner europei (workshop, produzione di opere e spettacoli, eventi sulla conoscenza dell a storia europea della forza lavoro). L’anno 2020 è stato da dimenticare a causa dell’emergenza sanitaria che ha paralizzato il settore cultura e impedito qualsiasi ipotesi di scambio. Una situazione ancora imprevedibile ma intanto la macchina dovrà iniziare a muoversi, nell’attesa di segnali differenti e della eventuale possibilità di far slittare il biennio della programmazione.
Intanto l ’amministrazione santostefanese ha ampliato la commissione tecnico-scientifica per la programmazione culturale e artistica, afffidando al professor Simone Venturini, originario di Bolano ma professionalmente impegnato a Udine, l’incarico di coordinamento scientifico e consulenza sul progetto Rescue e al sarzanese Massimo Biava, titolare della galleria d’arte Cardelli e Fontana, l’incarico di assistenza tecnico-progettuale. Un ampliamento del gruppo di lavoro, puntando sulle esperienze già acquisite con il precedente Progetto Nova che ha portato all’assegnazione di alcuni capannoni riutilizzati per diverse attività oltre che per spazi a uso pubblico e amministrativo.