Questo fine settimana palazzo Roderio sarà interessato da un progetto davvero particolare. Dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 19 nelle giornate di sabato e domenica chiunque vorrà potrà entrare nel palazzo comunale per diventare protagonista di un vero e proprio censimento fotografico di caratura nazionale promosso dalla Fiaf, la Federazione italiana di fotografia amatoriale. A scattare le foto saranno i soci del circolo fotografico La Torre di Arcola, che aderisce al progetto che ha l’obiettivo di ricreare il più ampio affresco corale della popolazione del nostro Paese. Sarzana sarà infatti una delle 200 località italiane dove, nelle stesse giornate, saranno allestiti altrettanti set fotografici incentrati sul ritratto, tecnica che ha giocato un ruolo fondamentale nell’affermazione e nella diffusione della fotografia nel mondo. "La fotografia come fatto sociale, come strumento per raccontare la contemporaneità dove tutti siamo protagonisti come fruitori ma anche come parte integrante della rappresentazione – ha dichiarato Roberto Rossi, presidente della Fiaf –. Per festeggiare i 75 anni della nostra storia, con Obiettivo Italia vogliamo restituire alla collettività un mosaico fotografico che rispecchi la società di oggi".
Ogni individuo sarà infatti fotografato secondo uno schema rigoroso basato sull’inquadratura frontale, una ridotta profondità di campo e un’ambientazione essenziale, affinché, in assenza di altre distrazioni visive, ciascun soggetto possa essere collocato con precisione nel tessuto sociale, diventando un tassello del mosaico finale. un ritratto dell’odierna società italiana e della sua composizione, con preziosi risvolti culturali, sociali e di costume e un progetto che ha le sue radici nell’antropologia culturale e sociale, nella sociologia, la demografia e la statistica. Oltre agli scatti saranno effettuate anche delle interviste a campione, con domande predisposte da esperti di varie discipline. I ritratti raccolti per Obiettivo Italia verranno esposti a Torino, con inaugurazione fissata per l’8 dicembre.
Elena Sacchelli