
Peppino Paolini e Carlotta Acerbi leggono la carta dei valori scritta da Erri De Luca e Franco Arminio; sotto, la presidente. Asia Trambaioli ha donato un riconoscimento al coordinatore Marco Bottini
Era una domenica di venti anni fa: lo ha raccontato Luca Fioretti, ripercorrendo la nascita dell’associazione quando nessuno ancora sapeva quale sarebbe stato il suo futuro. Tutto nacque dopo l’incontro di Sandro Sbarbati, allora sindaco di Monsano, ad Alcatraz, luogo di cultura sulle colline umbre, con Jacopo Fo, nel 2001. In quell’occasione parlarono di una nuova, illuminante visione circa le grandi potenzialità e possibilità per un comune di crescere e ridurre al contempo la propria impronta ecologica, attraverso una serie di azioni concrete di fatto sconosciute. Nel 2003 Sbarbati entrò in contatto con Paola Giannarelli e Sergio Blasi, allora primi cittadini rispettivamente di Vezzano Ligure e Melpignano, anche loro sulla stessa lunghezza d’onda. Alla Festa del Buon Senso, dedicata all’acqua come bene comune, ci fu successivamente l’incontro a Colorno con Marco Boschini, assessore all’ambiente, che aveva avviato un’iniziativa distribuendo gratuitamente un riduttore di flusso domestico ad ogni cittadino. Nel 2004 intercorsi contatti tra loro nacque l’idea dell’associazione con il nome “Comuni virtuosi”. Venne realizzato il logo e venne scritto il Manifesto, e il il 21 maggio 2005 a Vezzano Ligure, alla presenza di un notaio, nacque formalmente l’associazione, con lo Statuto, e la sede legale a Monsano.
Era, esattamente come ieri, il 21 maggio: allora non c’era pubblico, la sala comunale di Vezzano era vuota, non gremita come per il ventennale. "Parlammo di ciò che avremmo voluto fare – racconta – eravamo emozionati allora come adesso. Dopo il lavoro, impegnativo, il tempo volava, scendemmo poi a mangiare qualcosa al bar". Un progetto partito con molta umiltà, l’associazione poi cominciò a camminare con le proprie gambe, percorrendo l’Italia da Nord a Sud, fino ad arrivare ad oggi, con 153 amministrazioni aderenti.
Cristina Guala