Spiagge attrezzate, secondo atto Tar, arriva lo stop alla demolizione Se ne discuterà il dieci maggio

Accolto il ricorso presentato dal legale di Fabio Garbati, titolare del bagno Tramontana a Marinella

Spiagge attrezzate, secondo atto   Tar, arriva lo stop alla demolizione  Se ne discuterà il dieci maggio

Spiagge attrezzate, secondo atto Tar, arriva lo stop alla demolizione Se ne discuterà il dieci maggio

Il Tar della Liguria ha accolto l’istanza di misure cautelari monocratiche sospendendo l’esecuzione dell’ordinanza di demolizione dei manufatti costruiti allo stabilimento balneare "La Tramontana" di Marinella firmata dal Comune di Sarzana. Il presidente Luca Morbelli quindi ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Alberto Antognetti del foro spezzino difensore di Fabio Garbati titolare della spiaggia fissando la trattazione collegiale in camera di consiglio il 10 maggio alle 9,30. Il braccio di ferro dunque tra l’ente cittadino e l’imprenditore verrà risolto dal giudice dopo le differenti posizioni che si sono aperte dallo scorso agosto, ovvero da quando la bufera di vento e pioggia che si è abbattuta sul litorale ha causato enormi danni a abitazioni, strutture ricettive e anche agli stabilimenti balneari. Tra questi proprio il Tramontana di Marinella che per completare la stagione, l’evento meteo si è verificato il 18 agosto quindi in pieno afflusso turistico, aveva proceduto alla ricostruzione di alcuni manufatti in sostituzione di quelli spazzati via dalle raffiche di vento. Quindi da una parte l’avvocato Alberto Antognetti sta cercando di dimostrare la regolarità dell’azione, motivandola con la necessità di sostituire le strutture abbattute dall’evento naturale e quindi in piena regola. Di ben altro avviso invece il Comune di Sarzana che dopo i rilevamenti effettuati dalla Guardia di Finanza ha firmato l’ordinanza di demolizione delle nuove aree realizzate. Gli uffici comunali hanno quindi ripresentato l’ordinanza la scorsa settimana ribadendo la mancanza di autorizzazione alle nuove costruzioni e di conseguenza il legale ha presentato immediatamente il ricorso. Un provvedimento, quello di demolizione, che arriva di fatto a pochi mesi dall’inizio ufficiale della stagione balneare quindi un eventuale accoglimento dell’ordinanza emanata dal dirigente Area 3 tecnica settore pianificazione e sviluppo del territorio con cui si ordina la demolizione e rimozione delle opere ritenute illecite al fine del ripristino dello stato dei luoghi un enorme danno allo stabilimento che sarebbe costretto a affrontare l’attività senza gli spazi per la somministrazione di bevande e bagni pubblici ma soltanto con i box destinati al magazzino delle attrezzature e spogliatoio. Massimo Merluzzi