Sosta selvaggia a Sarzana: "Rispettare il divieto per la sicurezza"

Mamma di Emanuele, vittima di un incidente stradale, chiede il rispetto del divieto di sosta sulla via Litoranea per evitare altri tragici eventi. La sosta limita la visibilità e crea una situazione di forte pericolo.

Su quella strada ha perso il suo amore più grande. Un incidente ha spezzato la vita al figlio Emanuele Arcolini vittima di un incidente l’8 maggio in via Litoranea a Marinella. Il ragazzo di 23 stava tornando a casa, a Carrara, in sella alla sua moto dopo il lavoro in un ristorante a Spezia ma il viaggio si è fermato per sempre nello scontro con una macchina. A distanza di mesi la mamma Cristiana Orlandi lancia un appello affinchè su quel viale venga rispettata la sicurezza impedendo la sosta su entrambi i lati della carreggiata come indicato dalla cartellonistica. Un divieto che durante l’estate è stato osservato, o comunque sanzionato dalla municipale, ma da qualche settimana la chiusura dei parcheggi a pagamento utilizzati dai frequentatori della spiaggia ha riportato la situazione alla sosta fai da te.

E’ tornato così forte e il rammarico che, forse, se quel maledetto 8 maggio la strada fosse stata libera da vetture in sosta vietata la visuale sarebbe stata migliore, tale da evitare l’incidente. "Forse – ricorda Cristiana – è stato anche per colpa delle auto in sosta che si è verificato lo scontro. Saranno le indagini in corso a stabilirlo. Di certo le vetture posizionate sulla banchina limitano fortemente la visibilità a chi vuole immettersi in via Litoranea creando così una situazione di forte pericolo". La donna ha scritto un accorato appello a Prefetto, presidente della Provincia, sindaca e Associazione familiari vittime della strada invitandoli a vigilare sul rispetto del divieto di sosta che, come confermano le code di mezzi in sosta in queste giornate, non viene osservato. "Chiedo il rispetto dell’ordinanza – conclude Orlandi –. Evitiamo situazioni potenzialmente pericolose e che si ripetano altri tragici eventi come quello occorso a mio figlio".

Massimo Merluzzi