
Il finanziamento è arrivato a sorpresa e considerata la portata del contributo statale è stato in parte investito per un progetto di cui si parla da anni come soluzione indispensabile nel collegamento tra il piano del territorio di Luni e i borghi, in particolare Nicola e Ortonovo paese. Una strada che metta in sicurezza i paesi serviti dalla sola Provinciale, davvero troppo poco in caso di emergenze.
Giusto tre anni fa una frana causata dal maltempo aveva costretto per diverso tempo alla percorrenza su senso unico alternato verso Nicola ma l’evento fu un campanello d’allarme per rilanciare la necessità di programmare una soluzione che scongiuri il completo isolamento del paese. La soluzione, un tempo definita come la "Strada dei centri storici", fu anche oggetto di divergenze politiche in maggioranza. Un tema che poi venne temporaneamente archiviato anche se l’allarme-frana ha riacceso l’idea di dover trovare una soluzione. "Ci sono visioni differenti – confermano il sindaco Alessandro Silvestri e l’assessore Federico Sebastiani – e su questo cercheremo di ascoltare tutti ma è altrettanto vero che nel terzo millennio appare improbabile che esistano paesi a rischio di isolamento perchè collegati con un’unica strada. Nicola purtroppo è uno di questi e la buona sorte ci ha già graziati".
Il progetto presentato dallo studio dell’ingegnere spezzino Walter Ricci prevede diversi step per un totale di oltre 2 milioni di euro e parte da Casano fino alla località Sella quindi si svilupperebbe ulteriormente raggiungendo Nicola proseguendo poi fino a Ortonovo paese. "Una soluzione – proseguono gli amministratori – che oltre all’aspetto della sicurezza della viabilità consentirebbe di valorizzare ulteriormente dal punto di vista turistico i borghi e il Santuario. Un’opera complessa che deve essere totalmente condivisa ma è altrettanto vero che per chiedere finanzamenti importanti di natura statale, regionale oppure dal Pnrr occorre farsi trovare pronti con la progettazione. Per il momento siamo fermi all’idea e a un primo stralcio progettuale".
Massimo Merluzzi