REDAZIONE SARZANA

Sarzana, l’incanto del pittore celeberrimo. In mostra gli ’inediti’ del Fiasella

Accanto ai dipinti già noti anche quattro opere provenienti da collezione privata fino a oggi poco conosciute

Un momento dell'inaugurazione della mostra sul Fiasella

Sarzana (La Spezia), 24 giugno 2021 - Ci sono anche quattro opere poco conosciute, perché appartenenti a una collezione privata, nella mostra “Domenico Fiasella pittore celeberrimo” che inaugura domani alle 18 nella sede del Museo Diocesano di Sarzana e che resterà aperta fino al 10 ottobre. L’ingresso è gratuito e in occasione dell’inaugurazione verranno effettuate visite guidate straordinarie alla presenza dei curatori Barbara Sisti e Franco Bonatti dalle 18,30 alle 21. Quindi la mostra resterà aperta dal giovedì alla domenica 18-23, sabato 10,30 – 12,30 e 18-23.

All’anteprima della mostra, presentata alla stampa ieri mattina, ha partecipato anche il vescovo Luigi Ernesto Paletti. "La valorizzazione di queste opere non è solo una cosa artistica ma anche interiore – ha commentato monsignor Palletti –. Ringrazio chi ha creduto in questa iniziativa perchè i quadri sono sistemi di videocomunicazione Una perfezione mai solo accademica ma che rappresenta un mezzo per trasmettere testimonianza di fede". L’evento, realizzato col contributo del comune di Sarzana e della fondazione Carispezia, nasce dalla volontà di valorizzare le opere del pittore già conservate nel museo, ma soprattutto rappresenta anche l’occasione per rileggere i dipinti già noti attraverso il confronto diretto con 4 opere provenienti da collezione privata finora poco conosciute. Si tratta sicuramente di un grande evento, ha sottolineato il sindaco Cristina Ponzanelli che ha visitato la mostra ed ha ringraziato il museo diocesano.

Curatrice della mostra è la direttrice del museo Barbara Sisti con la collaborazione di Franco Bonatti e col contributo del presidente Paolo Bufano. Fra le opere esposte ci sono anche quelle di privati, quindi le tre grandi tele a soggetto biblico raffiguranti Rebecca ed Eleazaro al Pozzo, Abramo che scaccia Agar, Loth e le figlie e la lapidazione di Santo Stefano tutte di indubbia qualità e arricchiranno il percorso espositivo del museo. Poi la presenza eccezionale della tela dedicata a San Lazzaro implorante la Vergine per la città di Sarzana, proveniente dalla parrocchia di San Lazzaro, considerata un’opera di spicco nella produzione di Fiasella. Fornirà lo spunto per approfondire la storia dell’antico Ospitale, grazie anche alla collaborazione della parrocchia di San Lazzaro e al generoso contributo del giovane studioso, Andrea Moruzzo. L’analisi della Sarzana al tempo del Fiasella, condotta da Franco Bonatti sarà la traccia fondamentale per la lettura dei dipinti della mostra che nasce con la collaborazione di alcuni musei italiani e stranieri, grazie ai quali il visitatore potrà godere di inediti contributi video durante il percorso espositivo. Tornerà nella sala del museo il dipinto Vocazione di San Giacomo e San Giovanni, provenienti dalla chiesa di Sant’Andrea e dal 2003 conservato nel museo diocesano il restauro eseguito sotto la direzione di Rossana Vitello, della Sopraintendenza archeologica è stato eseguito da Claudia Crocini e finanziato dai fondi 8 per mille della chiesa cattolica destinati ai beni culturali ecclesiastici. C.G.