FRANCESCO ANTOLA
Cronaca

Sarzana e l’emergenza Alzheimer: nuovi servizi in arrivo

Collaborazione stretta tra volontariato e Asl. E c’è un convegno al centro Barontini

Alzheimer (foto d'archivio)

Sarzana, 24 marzo 2023 – A dare la dimensione del problema sono i numeri: il 25 per cento degli ultra 65enni, secondo stime attendibili, è affetto da disturbi cognitivi di vario grado, comprese quindi le forme più lievi.

Rapportando il dato statistico generale a quello provinciale – 50 mila anziani di quella fascia di età – si può ipotizzare un numero vicino ai 12 mila, di cui qualche migliaio in Val di Magra. Un’emergenza vera di cui le strutture pubbliche non sempre sono in grado di farsi carico.

Ecco perché – superata finalmente la fase critica della pandemia che aveva bloccato o quasi gli interventi di sostegno alle famiglie con anziani affetti da Alzheimer e altri disturbi cognitivi – assume un un ruolo chiave l’attività delle organizzazioni di volontariato.

In prima linea opera il Laboratorio della memoria, che, assieme all’attività svolta nello Spezzino, intende potenziare il proprio impegno anche in Val di Magra, dove peraltro è già presente da qualche mese. L’occasione per presentare gli obiettivi della rete di ascolto e assistenza è un incontro convegno in programma sabato (ore 10) al centro Barontini di via Ronzano, dove si daranno appuntamento medici, operatori volontari e specialisti dell’Asl.

Un’iniziativa che coincide con il consolidamento dell’attività dell’associazione che, dopo essere riuscita a restare in piedi anche durante la pandemia con attività di supporto da remoto (video collegamenti coordinati da uno psicologo) ora volta pagina attraverso l’istituzionalizzazione del proprio impegno e un più stretto legame operativo con l’Asl.

«L’aspetto nuovo di questa fase – spiegano Antonio Tartaglione , neuropsichiatra, già responsabile della Divisione di Neurologia dell’Asl 5, padre della rete di ascolto spezzina, e attuale responsabile di ’Sistema Nervoso’, che cura soprattutto l’ascolto da remoto, e Roberto Ercolini, rappresentante legale del Laboratorio della memoria e del Movimento Aps-Ets – è che si è finalmente realizzato un più solido legame fra componente privata e struttura pubblica. Il privato sociale non naviga più nelle acque solitarie del volontariato ma è supportato nelle sue linee di azione dalla struttura sanitaria pubblica sulla base di progetti condivisi e partecipati".

L’attività di Sistema nervoso e Laboratorio della memoria, a parte l’ascolto in presenza nelle sedi spezzine di via Anita Garibaldi e del Barontini a Sarzana, sviluppa la propria attività di supporto con gruppi che organizzano regolari sedute di ascolto da remoto. Come a Casa Serena di Cerri, con uno psicologo a coordinare l’attività da Brugnato e gli utenti collegati da diverse parti della provincia.

L’idea ora è di ampliare il progetto, che sarà illustrato domani al Barontini (attualmente gli incontri avvengono il giovedì a Sarzana, il lunedì a Spezia e il venerdì a Ceparana). La risposta è sorprendente, se si pensa che l’età media delle persone seguite è 70 anni, con diverso grado di difficoltà cognitiva e un’assistita da remoto di 92 anni, che partecipa attivamente alle sedute davanti al tablet.

Il programma del convegno è fitto di interventi. Antonio Tartaglione, neuropsichiatra, si soffermerà sul tema generale dell’evoluzione clinica del disturbo. A parlare del progetto sarzanese e dell’organizzazione saranno Carlo Martini, direttore del Distretto 19 di AsI 5, e Alessio Novelli, coordinatore del Centro disturbi cognitivi e demenze dell’Asl.

Sul tema ’Le possibilità di compenso e la riserva cognitiva’ interverranno Elena Carabelli, neurologa referente del Cdcd , e Marina de Biasi, psicologa dell’Asl. Dell’attività del Laboratorio della memoria parleranno anche Roberto Ercolini, presidente Aps-Ets e Chiara Passera, neuropsicologa.