Sanità, scambio di accuse su un ospedale impoverito

Ponzanelli assicura che con lei non ci sarà mai "alcuna privatizzazione". Castagna dei dem: "Comuni disinteressati dello stato dei servizi sanitari"

Chi è senza peccato scagli la prima pietra. "Non si può fare politica sulla sanità come purtroppo è stato fatto in passato da chi ha soffiato sulle paure della gente affermando che il nostro pronto soccorso sarebbe stato chiuso. Non si possono accampare ora ulteriori dubbi sulla natura pubblica del nostro ospedale, quando non esiste nessuna ipotesi di una sua privatizzazione o dismissione". Così il primo cittadino Cristina Ponzanelli, a seguito di un’ampia discussione incentrata sulle criticità del San Bartolomeo, durante l’ultimo consiglio comunale che ha visto l’approvazione della mozione incidentale presentata dalla maggioranza e il rigetto dei due ordini del giorno presentati dalla consigliera Giorgi, ha aperto il suo intervento lanciando una frecciata non troppo velata, alla minoranza e al Partito democratico, complice di aver intrapreso per primo quel percorso che ha portato allo smantellamento dell’ospedale sarzanese. "Ho sentito dichiarare che la chiusura del reparto di Maternità nel 2010 è stata frutto di una condivisione e di una scelta politica regionale e locale – ha proseguito il primo cittadino – e chi lo ammesso candidamente oggi si candida a sindaco di Sarzana. Mai questa amministrazione accorderà la dismissione di reparti, mai fino a che io sarò sindaco si privatizzerà il San Bartolomeo". Se è un fatto inconfutabile che l’impoverimento del San Bartolomeo abbia radice antiche, che le criticità del nosocomio sarzanese stiano crescendo, anno dopo anno, è un dato altrettanto vero.

E a criticare l’operato dell’amministrazione Ponzanelli Daniele Castagna(Pd). "In questi quattro anni e mezzo – ha incalzato il capogruppo – a fronte di criticità evidenti sulle liste d’attesa e di prestazioni non prenotabili, mobilità passiva e fuga di personale, ogni ordine del giorno a tema sanità è stato portato in consiglio dalla minoranza". E ha concluso: "A dimostrazione dello scarso interessamento su questi problemati c’è da sottolineare che il 21 ottobre, nell’ultima conferenza dei sindaci di Asl 5, durata solo 13 minuti, nessuno ha chiesto spiegazioni sull’attuale stato dei servizi sanitari alla dirigenza asl".

Elena Sacchelli