"Qui non si vive più, passano troppi camion"

Protestano gli abitanti di via Banzola e via Serra di Baccano. Un anno fa l’esposto alla Procura, nessuna risposta. Incontro col sindaco

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Interrogativi ce ne sono tanti, risposte nessuna. Prima di tutte la domanda come abbia fatto una zona artigianale e residenziale a diventare prettamente industriale nel giro di pochi anni. Chi lo ha permesso? Gli abitanti delle Pianazze che vivono nel triangolo compreso tra via Banzola, via Serra di Baccano, ieri mattina sono scesi in strada: non ce la fanno più. Non da ora, da anni, sopraffatti dai rumori di giorno e di notte, dai panni stesi che diventano grigi, dalle polveri, dagli odori a tratti nauseanti, dal traffico continuo e non c’è neanche un marciapiede. "Per forza, non li hanno costruiti altrimenti non passano i camion, così rischiamo noi. Non si chiude occhio – hanno detto – non siamo più liberi di stare seduti in giardino, i rumori ci portano all’esasperazione, tutti i nostri sacrifici per avere una casa e stare tranquilli, buttati al vento".

Una situazione nel tempo degenerata tanto da costituirsi in un gruppo "Le Pianazze nel cuore" e a presentare un esposto alla Procura della Repubblica, ormai più di un anno fa, una lunga memoria di tutta la loro vita vissuta quotidianamente ma che adesso non sanno neanche che fine abbia fatto. La loro preoccupazione è la zona industriale cresciuta passo dopo passo all’interno del quartiere dove c’è anche l’asilo. Un via vai di camion che quasi rasentano il sottopassaggio e le strade sono un buco dopo l’altro. Un ambiente che in passato fino a un certo punto è stato anche tollerabile, c’era un passaggio di mezzi alla settimana, che adesso sono diventati una cinquantina al giorno, per non parlare del fatto che vorrebbero un rilievo di Arpal sui materiali che vengono trattati di cui i rappresentanti del comitato vogliono sapere la consistenza. E poi dove l’ambiente è tralasciato ci sono anche sgradevoli compagnie, i gabbiani che volano costantemente sulle loro case, si posano nei giardini, sulle terrazze, i topi che stanno diventando la popolazione maggiore, per non parlare delle zanzare. E dove aver interpellato anche gli enti, ci dicono di essere venuti a sapere che la ditta che tratta rifiuti dovrebbe aumentare la lavorazione, si preoccupano soprattutto quelli che abitano a poche decine di metri, ma la chiarezza è voluta da tutti

Hanno richiesto un incontro con il sindaco di Arcola: "Lunedì ci incontreremo – hanno spiegato Paola Ricco e Fabiana Magrone – vediamo cosa ne esce fuori". Poi c’è anche la paura che si scateni un incendio, lo spiega Loredana Dallara perché c’è scarsa cura del verde. Raccontano che c’è una boscaglia limitrofa alle palazzine, sotto scorrono tubi del gas e prima il proprietario lo teneva pulito ora che lui è deceduto, nessuno se ne occupa più e lì è tutta sterpaglia che può prendere facilmente fuoco. Lanciano una provocazione, lo fa Luigi Rossi che nel 1983 quando ha preso la casa vedeva sporadicamente un mezzo pesante transitare la settimana, adesso per lui che ha diversi acciacchi la situazione è diventata invivibile, di notte non riesce a dormire: "Sono tre anni che non dormo, se si vogliono allargare gli lascio tutto, gli lasciamo le nostre case, ma ce ne devono dare un’altra". Non escludono di rivolgersi a qualche trasmissione televisiva di inchiesta come Report.

Cristina Guala