Punto di soccorso sulla costa "Presidio estivo della Pa L’edificio è ancora inagibile"

La struttura comunale nel retrospiaggia danneggiata dalla tempesta di vento dell’agosto scorso. Il Pd polemizza con l’amministrazione che non si sarebbe impegnata per risolvere il problema. .

Punto di soccorso sulla costa  "Presidio estivo della Pa  L’edificio è ancora inagibile"

Punto di soccorso sulla costa "Presidio estivo della Pa L’edificio è ancora inagibile"

Resta inagibile l’edificio comunale sul retrospiaggia che durante i mesi estivi, quando la costa si riempie di residenti e turisti, viene utilizzato come succursale della pubblica assistenza Misericordia & Olmo per il primo soccorso e base di partenza per le ambulanze. Lo segnala, facendone tema di polemica politica con l’amministrazione, il Pd, sostenendo che la situazione è fonte di preoccupazione dato l’approssimarsi della stagione balneare. Negli ultimi anni i volontari avevano attivato il punto di soccorso avanzato – grazie al contributo di Comune, Confartigianato e balneatori – dalle 9 alle 18 nei mesi di luglio e agosto ma l’obbiettivo era arrivare a coprire tutta la stagione balneare, dal 15 giugno al 15 settembre. Invece la struttura è stata dichiarata inagibile a seguito della tempesta di vento dell’agosto scorso e tale è rimasta. "A dar retta alla roboante propaganda elettorale della sindaca – commenta sarcastico il Pd – la frazione di Marinella è sul punto di trasformarsi in un paradiso. Non però per i sarzanesi o per i suoi tradizionali frequentatori. Un paradiso per sceicchi, magnati e ereditiere. Ci sarà un resort extralusso a 5 stelle nella Colonia Olivetti, ci sarà una casa di riposo per soggiornanti milionari in prossimità del borgo. Forse ci saranno. E chissà quando...". Nel frattempo la struttura sul retrospiaggia è inagibile: "La Pa ha portato a termine la scorsa stagione balneare in condizioni di fortuna, elemosinando l’energia per le apparecchiature elettromedicali dagli esercenti vicini – conclude il Pd –. E ancora oggi, dopo sette mesi e nonostante le sollecitazioni, l’amministrazione non ha alzato un dito per risolvere il problema e assicurare ai balneatori preoccupati e a quanti ne affolleranno gli stabilimenti la certezza di un presidio della Pa".