Dopo settimane di attesa e occasioni mancate i residenti della zona interessata dai lavori di demolizione e ricostruzione del ponte di via Falcinello hanno finalmente avuto l’atteso confronto con l’amministrazione Ponzanelli e con il dirigente dell’area tecnica Giovanni Mugnani che ha chiarito i motivi per cui non verrà installata nessuna passerella alternativa per raggiungere a piedi il centro. Valutazioni in corso e interlocuzioni con privati per capire se sia possibile creare un passaggio pedonale dal ponte di via Cisa. Un’assemblea molto partecipata quella di ieri mattina nella sala della Bocciofila di via Paradiso e in cui non sono mancati momenti di aperta contestazione.
"Non è vero che non si voleva parlare del tema prima – chiarisce il sindaco Cristina Ponzanelli - ma non si poteva. Non siamo disinteressati ai vostri problemi ed è proprio per questo che dal 2018 abbiamo pensato e progettato una modifica della viabilità di Bradia. Lo abbiamo fatto studiando, progettando e intercettando i fondi necessari per rivoluzionare la viabilità della zona. L’imbocco di via Paradiso era tra uno dei punti più pericolosi della città e adesso c’è una rotonda, abbiamo realizzato il ponte della Budella e sono in corso i lavori che porteranno ad avere un nuovo ponte sicuro e una passerella ciclopedonale accessibile a tutti". "Sì ma quando?". "La passerella doveva essere già pronta da mesi!". E ancora: "Non vi siete neppure disturbati per rispondere alla nostra mail di invito all’assemblea del 18 settembre". Questi alcuni degli interventi arrivati dal folto pubblico spazientito e amareggiato. "Tutti i cantieri comportano disagi – ha proseguito il sindaco – e sappiamo che non poter raggiungere velocemente a piedi il centro è un problema, ma pensate ai residenti di Sarzanello che per arrivare a piedi a Sarzana impiegano 40 minuti o a quelli di Battifollo che con la chiusura del ponte di via del Murello per anni hanno dovuto impiegarci un’eternità".
"Ma se ci pensate dal 2018 – replica Alice Papotti – è possibile che sino ad oggi a nessuno di voi sia venuto in mente in mente che per 6 mesi una parte di Sarzana sarebbe stata tagliata fuori? Io abitavo in via Villefranche e mi sono trasferita a Sarzanello consapevole di allontanarmi dal centro, ma se i miei genitori hanno scelto di continuare ad abitare lì è proprio per la vicinanza. A loro e a tutti gli altri state negando il diritto alla libertà". A prendere la parola anche Fabrizio Parducci: "Vi siete presentati in maniera arrogante, dovevate chiedere scusa per non averci coinvolti dall’inizio e poi iniziare la discussione. Chi ci dice che non ci saranno ulteriori ritardi dato che la passerella doveva essere pronta a aprile? Chi è che ci ha preso in giro?".
"Il ritardo nell’inizio dei lavori che insistono sul ponte dell’Enel hanno diverse concause – precisa il dirigente Giovanni Mugnani -. Tutti questi mesi sono serviti per lo spostamento dei sotto servizi, potrà sembrarvi assurdo ma tantissime tracce non erano neppure mappate. Dal bacino del Calcandola dobbiamo togliere 30 mila metri cubi di deposito fluviale perché non è in grado di contenere la portata degli acquazzoni che sempre più spesso si stanno verificando, non si poteva aspettare oltre". Perché i lavori della passerella ciclopedonale che hanno preso il via nel novembre 2023 non si sono conclusi nell’aprile 2024? "L’aumento dei costi delle materie prima ha determinato un aggiornamento del quadro economico – puntualizza il dirigente Mugnani – ma l’intervento attualmente in corso anche se potrebbe non sembrare così. La ditta incaricata sta infatti attualmente realizzando la passerella nella sede di Benevento. Installare una passerella in prossimità dell’Enel è un’opzione impraticabile per la mancanza di spazio di appoggio".
Elena Sacchelli