Violentava la figlia di 8 anni. In carcere il padre pedofilo

La sentenza è diventata definitiva e l’uomo deve ancora scontare un residuo di pena

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Versilia, 18 ottobre 2020 - Aveva abusato sessualmente di sua figlia da quando la piccola aveva soltanto otto anni di età. E per altri otto anni era andato avanti. Senza pietà, senza scrupoli. Senza pensare minimamente al male che stava arrecando al sangue del suo sangue. A una figlia che poi arrivata ai 16 anni trovò la forza di ribellarsi al padre aguzzino e di denunciarlo. Adesso la terribile storia di violenza domestica che si era consumata tra il 2009 e il 2017 in una casa dell’entroterra versiliese è arrivata finalmente alla fine.

La ragazza – che oggi è maggiorenne – non rivedrà più suo padre che nel frattempo dagli arresti domiciliari a Sarzana è stato trasferito ieri in carcere alla Spezia accompagnato dai carabinieri della stazione di Sarzana che gli hanno notificato il provvedimento emesso dalla Procura di Lucca che ha dato definitiva esecuzione a una condanna di 7 anni.

Il Tribunale lo aveva condannato nel 2018 per i reati di violenza sessuale aggravata e per maltrattamenti in famiglia aggravati, ma l’uomo, un operaio sarzanese di 54 anni, aveva fatto oppisizione fino ad arrivare alla Cassazione. I giudici della Suprema Corte lo scorso mercoledì hanno respinto il ricorso dell’imputato e così la condanna a sette anni di reclusione è diventata definitiva.

L’uomo era stato arrestato una prima volta in regime di custodia cautelare nel dicembre 2017, quando la Procura di Lucca aveva avviato nei suoi confronti l’indagine per violenza sessuale aggravata e maltrattamenti aggravati nei confronti della figlia all’epoca dei fatti minorenne, sottoponendolo agli arresti domiciliari, ove già ha trascorso più di due anni e nove mesi.

Rimanevano quindi da espiare ancora 4 anni, 2 mesi e 9 giorni di reclusione, ovvero oltre il limite consentito dalla Legge per poter rimanere ai domiciliari, così la Procura della Repubblica di Lucca ha emesso un ordine di arresto nei suoi confronti, disponendo che il residuo di pena venga espiato in carcere. Ieri l’uomo è stato quindi arrestato dai Carabinieri della compagnia di Sarzana ed associato a al carcere di Villa Andreino.