No vax, falsi positivi per avere il green pass. Procura indaga sulle certificazioni

Alla guardia di finanza sono stati delegati gli accertamenti su farmacie, medici di famiglia e laboratori privati per smascherare l’intrigo

Finanza

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La Spezia, 21 gennaio 2022 - La circostanza, se da un lato conferma la necessità del vaccino, può essere anche letta come l’indizio di un intrigo. Il fenomeno è quello del gran numero di certificazioni di positività sul fronte dei no-vax. Tutti davvero contagiati o c’è anche chi si è fatto dichiarare tale per poi ottenere il green pass, bypassando il vaccino? Il procuratore della Repubblica Antonio Patrono – di fronte ai numeri che tratteggiano l’escalation spezzina dei contagi da quando (il 10 gennaio) sono state annunciate le nuove modalità regionali di riscontro a mezzo del solo tampone antigenico in vigore da oggi – ha deciso di vederci chiaro.

Il sospetto è quello del rilascio di false certificazioni dal fronte di farmacie, medici di famiglia e laboratori privati abilitati all’effettuazione del test. Lo scopo dei falsi sarebbe appunto quello di permettere a soggetti no-vax di dribblare l’obbligo del vaccino posto agli over 50, dal 15 febbraio, per poter lavorare o comunque per l’accesso – dal primo febbraio, solo con green pass – a vari luoghi di servizio. Nessun indagato per ora ma l’apertura di un fascicolo a modello 45, con iscrizione sul registro degli atti non costituenti notizia di reato ma suscettibili di generarla. Delegato agli accertamenti è il Nucleo di Polizia Economico Tributaria della Guardia di Finanza.

Ieri la diffusione di un comunicato alla stampa. Così, testuale: «La Procura della Repubblica ha delegato la Guardia di Finanza a verificare presso la ASL 5 quante persone non vaccinate residenti nel territorio di competenza risultino aver subito il contagio da Covid 19 nell’imminenza dell’entrata in vigore delle nuove restrizioni previste dal decreto legge n. 1 del 2022 per l’accesso ai posti di lavoro e in altri luoghi, verificando anche quali strutture (ambulatori pubblici e privati, farmacie, medici di base) abbiano eseguito i tamponi necessari per accertarne la positività. L’indagine è volta ad accertare eventuali reati di falso o di altro tipo finalizzati al conseguimento del green pass senza che ne ricorrano le condizioni, così come è accaduto in altre zone del territorio nazionale sulla base di indagini in corso». Fin qui la nota ufficiale.

Trapelano poi i numeri del rapporto fra positivi accertati dall’Asl attraverso i tamponi molecolari e quelli ’comunicati’ da farmacie, medici e laboratori privati con riconducibilità ai test molecolari. Un riferimento utile è quello del giorno 18: su un totale di 1150 nuovi positivi, 166 erano di fonte Asl e 915 di fonte privata. Un numero quest’ultimo, al pari di quelli degli ultimi giorni, oggetto di verifiche di provenienza.