
No alle antenne. Anzi, sì. Sarzana studia il ’piano’. Castelnuovo dà via libera
Una linea perfetta e senza vuoti di campo è l’auspicio di tutti gli utilizzatori del servizio mobile. Parlare al cellulare, navigare in Internet e lavorare utilizzando la rete in maniera fluida e veloce comporta però un dettaglio non da poco: l’installazione delle antenne. E su questo aspetto si apre la contesa, perchè nessuno alla fine vuole vedersi sopra la testa un ripetitore più o meno alto e potente. L’antenna di Sarzanello è in fase di installazione, quella all’interno dell’ex scuola capoluogo di viale XXI Luglio ha ottenuto l’approvazione da parte del Comune di Sarzana e una terza, in via Ghiarettolo, dopo le proteste dei residenti verrà spostata dal terreno privato inizialmente individuato in un’area comunale comunque poco distante e sempre nel territorio del quartiere di San Lazzaro.
Il Comune di Sarzana nello scorso maggio, poco prima delle elezioni amministrative, aveva approvato la presa d’atto della proposta di "Valutazione del piano di organizzazione degli impianti di telecomunicazioni per telefonia mobile" presentata dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze a cui era stato affidato lo studio nell’ottobre del 2021. Il consiglio ha conferito sette mesi fa il mandato al dirigente del settore tecnico di avviare una fase di condivisione con cittadini e associazioni proprio per garantire la massima diffusione e partecipazione. Il Piano sarà lo strumento per consentire una corretta pianificazione urbanistica, la gestione e il controllo dei valori di campo magnetico delle stazioni radio base per la telefonia mobile sul territorio comunale, specificando le zone off limits nelle quali non potranno essere predisposti gli impianti tenendo ben presente lo scoglio della normativa vigente che ha classificato la rete di telefonia mobile come un servizio ai cittadini inserendola di fatto tra le opere di urbanizzazione primaria, tipo la rete idrica, elettrica e fognaria.
Intanto però nel Comune di Castelnuovo Magra arriverà una antenna posizionata dalla società Iliad Italia che ha ottenuto il via libera al posizionamento del ripetitore su un palo di proprietà della società Cellnex Spa in località Montegrosso. L’iter è giunto a conclusione e anche l’autorizzazione paesaggistica richiesta a luglio alla Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti e Paesaggio alla scadenza dei 20 giorni non è arrivata quindi si è formato il silenzio assenso all’operazione. Nei giorni scorsi l’ente castelnovese aveva detto ’no’ all’installazione di una antenna nella zona sottoferrovia ascoltando la mobilitazione dei residenti.
Massimo Merluzzi