C’erano tutte le forze del centrosinistra ad applaudire la ricandidatura di Monica Paganini a sindaca di Uniti per Arcola. Ieri mattina presente la stessa compagine con cui si presentò cinque anni fa, da civica senza tessere, conquistando il Comune, affrontando due avversari: Maurizio Gatti della Lega e Alessio Binetti di Alternativa per Arcola. Era emozionata Paganini nella sala appena restaurata, gremita. Presenti tutti gli attuali assessori, a conferma del rinnovato sostegno. Assente Salvatore Romeo di Rifondazione che ha annunciato il ritiro dalla politica, ma presente il vicesindaco Gianluca Tinfena di Italia Viva, che aveva proposto le primarie, tornato a far parte della squadra che ha ritrovato compattezza: "Non a caso – ha detto Stefano Sgorbini, segretario del Pd – questa è la giornata che precede la Pasqua, siamo qua a dimostrare la pace, la fiducia e la convinzione che abbiamo fatto bene prima e stiamo facendo bene adesso".
Hanno parlato di obiettivi raggiunti e lanciato frecce contro gli avversari politici, senza fare nomi, ma definendoli ‘gli altri’ anche se è noto che la squadra di centrosinistra , si scontrerà con quella di centrodestra che potrebbe candidare a sindaco l’arancione e attuale consigliere comunale Gino Pavero. "Gli altri non sono presenti – ha proseguito Sgorbini – nè come proposte politiche né di governo. Due settimane fa, in un incontro pubblico, sostenevano che questa fosse un’amministrazione ingrata. Ma loro cos’hanno fatto? La nostra non è ingratitudine verso la Regione ma sollecitazione". Un’arringa sostenuta, a favore di Paganini, anche dalle altre forze di centrosinistra presenti: Italia Viva, Socialisti, Rifondazione e a Avs Sinistra e Verdi, che hanno parlato al pubblico a favore della riconferma.
"Non scrivo mai una traccia del mio discorso – ha detto Paganini – ma ho dovuto farlo perché sono troppe le cose che voglio condividere con voi. Sono stata sindaco di tutta la comunità, e si sono raggiunti i risultati, tanti, anche nelle criticità: i due anni della pandemia, poi la guerra, riuscendo a gestire le complessità". Ha elencato molti progetti raggiunti: i quattro milioni del Pnrr per le scuole, le denunce presentate per la difesa della salute degli abitanti delle Pianazze, le soluzioni proposte al transito dei Tir sul Ponte di Arcola, le agevolazioni per le famiglie, la carta dei nuovi nati, le azioni messe in atto per i minori in difficoltà e per gli anziani, i continui confronti con Enel per la centrale, e anche la promozione del territorio, dei suoi prodotti. Paganini si è detta pronta e felice di poter fare ancora il bene della comunità, riportando come fiore all’occhiello anche l’avvio della comunità energetica per un Comune che sarà sempre più green.
Cinque anni fa Monica Paganini, classe 1966, il 26 maggio conquistò il Comune con 2476 voti, 400 di distacco da Maurizio Gatti capolista della Lega adesso entrato in Fratelli d’Italia, dove si trova anche il terzo politico che fu contendente di Paganini, Alessio Binetti, nel 2019 candidatosi per Alternativa per Arcola. Abbastanza certo che le compagini a scontrarsi saranno due, per il centrosinistra è in corso anche una trattativa con il Movimento cinque stelle che su Arcola non si è ancora pronunciato.
Cristina Guala