
Sarzana, 2 agosto 2023 – Sette mesi dopo Marco Bologna ancora c’è e il suo ricordo resterà vivo anche dopo. L’automobilista che ha interrotto la sua vita il 5 gennaio travolgendolo mentre percorreva sulla sua bicicletta la galleria di Monte Persico a Levanto, lasciandolo agonizzante sull’asfalto, allontanandosi senza chiamare i soccorsi, non ha cancellato la sua storia, le sue passioni, i ricordi di chi lo amava.
E sarà un’occasione per accendere una luce la mostra dei suoi quadri che la famiglia, la moglie Rossella e i figli Adele e Giacomo, hanno organizzato, l’associazione Vittime della strada e il Comune di Sarzana patrocinato, e che si inaugura proprio sabato 5 agosto e resterà aperta anche domenica nello spazio di piazza San Giorgio.
Marco Bologna amava la famiglia, l’arte, amava la bicicletta e faceva grandi pedalate sui percorsi del territorio. Aveva dedicato la sua vita al lavoro in banca, era stato direttore della filiale della Spezia di Intesa San Paolo, e prima di altre filiali. Era da pochi mesi in pensione quel 5 gennaio quando in sella alla sua bicicletta, dopo un lungo giro, rientrava verso casa percorrendo la galleria del Monte Persico a Levanto, pieno di vita prima che quell’auto lo fermasse per sempre.
Un tamponamento, un impatto terribile con l’auto che poi si è allontanata veloce come se niente fosse successo: solo alcune testimonianze e le immagini di una telecamera di sorveglianza hanno consentito alle forze dell’ordine di identificare l’uomo di Sestri Levante che era alla guida. Se il ricordo di Marco si riaccende sabato 5 con la mostra dei suoi quadri, la memoria del terribile incidente che lo ha ucciso continua a restare viva nelle udienze del processo penale ancora in corso. Come incancellabile è il dolore della moglie Rossella che ha visto svanire in un attimo tutti i progetti di vita che coltivavano insieme, dei figli Adele e Giacomo, entrato in Polizia a giugno e che ha voluto integrare il reparto della Polstrada.
La pittura era una passione che Marco Bologna coltivava da sempre, gli piaceva sperimentare diverse tecniche, in particolare la pittura ad olio, amava dipingere soprattutto paesaggi di campagna e il mare che adorava. Una passione che si potrà guardare nei suoi quadri esposti sabato 5 e domenica 6 agosto nello spazio di piaza San Giorgio a Sarzana. Sarà l’occasione, per chi ne avesse piacere, per fare un’offerta libera che la famiglia verserà all’Associazione delle vittime della strada. “Marco c’è” si intitola la mostra, come il giro di Sella Ronda in Trentino che i suoi compagni di bicicletta hanno organizzato a giugno in suo ricordo