Luni, gli alberi a rischio devono essere abbattuti

L’ordinanza del sindaco, dopo la bufera dello scorso 18 ottobre, riguarda i proprietari di terreni confinanti con strade, aree comunali o aperte al pubblico

Un albero caduto sulle auto in sosta

Un albero caduto sulle auto in sosta

Luni, 8 settembre 2022 - Il Comune di Luni ha già fatto la propria parte qualche mese procedendo, in base all’esito della perizia, al taglio degli alberi ritenuti pericolosi, malati e comunque potenzialmente a rischio crollo sollevando anche qualche polemica. Ma la bufera di vento dello scorso 18 agosto ha confermato la pericolosità che le piante instabili possono causare purtroppo all’incolumità delle persone ma anche alle strutture. Per questo il sindaco Alessandro Silvestri ha firmato l’ordinanza con la quale ha stabilito le tempistiche di intervento che spetterà ai propietari di terreni confinanti con strade, aree comunali oppure aperte al pubblico. I cittadini dovranno quindi provvedere alla messa in sicurezza entro il prossimo 22 settembre delle proprietà controllando lo tato di salute degli alberi e comunque provvedere alla pulizia. L’avvicinarsi della stagione autunnale infatti aumenta il pericolo di piogge anche se ormai i fenomeni atmosferici imprevedibili hanno dimostrato di poter arrivare in qualsiasi stagione, come confermano gli eventi di giugno e agosto che hanno causato danni ingenti in tutta la Val di Magra. Ma per contribuire alla messa in sicurezza del territorio l’amministrazione comunalle di Luni si è quindi rivolta anche ai cittadini. Il loro compito sarà quello di rimuovere alberi, ramaglie e terriccio, qualora caduti su strade o aree comunali o aperte al pubblico dai loro fondi, abbattere eventuali alberature instabili oppure potenzialmente pericolose per rischio cedimento, la cui sicurezza risulti manifestamente pregiudicata, riscontrabile anche solo con controllo visivo in ragione del fatto che in caso di crollo possano raggiungere strade di proprietà del Comune e comunque destinate a uso pubblico.

Non si tratta di un semplice consiglio ma essendo un’ordinanza i cittadini interessati dovranno provvedere a eseguirla entro il 22 settembe. In caso di inottemperanza entro il termine stabilito l’ente si riserva la facoltà di provvedere, anche senza ulteriore avviso, all’esecuzione degli interventi ritenuti indispensabili a salvaguardia della pubblica incolumità, mediante affidamento a ditte di propria scelta, e all’addebito dell’intero costo sostenuto a carico dei contravventori dell’ordinanza. Oltre a procedere con provvedimenti di carattere penale.

Massimo Merluzzi