L’ex Staveco diventa il Parco della Giustizia

’Ex Staveco. Un nuovo portico per Bologna’ è Il progetto presentato da Eutropia Architettu...

L’ex Staveco diventa il Parco della Giustizia

L’ex Staveco diventa il Parco della Giustizia

’Ex Staveco. Un nuovo portico per Bologna’ è Il progetto presentato da Eutropia Architettura insieme a Ipostudio e risultato vincitore del concorso internazionale per la realizzazione del nuovo Parco della Giustizia. Ridare vita a un ampio spazio abbandonato per decenni, non relegarlo solamente a Parco della Giustizia, ma renderlo fruibile a tutta la cittadinanza. Connettere quello spazio al centro storico, ai colli e ai giardini Margherita e restituirlo ai bolognesi 365 giorni l’anno, con lo sguardo teso alla sostenibilità ambientale. Un progetto all’avanguardia quello realizzato da un team multidisciplinare composto da 50 professionisti cui ha preso parte anche il sarzanese Matteo Baralli che ieri, da noi raggiunto telefonicamente, ci ha spiegato i prossimi step.

"Siamo al settimo cielo per esserci aggiudicati lo studio di fattibilità che si fonde con il progetto preliminare – ci ha spiegato l’architetto Baralli – per la rigenerazione urbana dell’ex Staveco. Abbiamo circa 6 mesi di tempo per realizzare lo studio dettagliato e aspettare la fase di validazione del progetto di un ente terzo". Da progetto, ben 9 ettari del territorio verranno restituiti alla città e ai suoi abitanti e il 20% degli spazi recuperati saranno destinati a funzioni sociali e culturali. Nel nuovo Parco della Giustizia di Bologna – che sarà un edificio Nzeb, a zero emissioni – lavoreranno 1000 dipendenti. A giovarne sarà anche l’ambiente: oltre al mantenimento di quelli esistenti verranno piantati all’interno del parco, con percorsi ciclo pedonali, ben 700 nuovi alberi, per proporre una mobilità attiva, leggera e contemporanea in uno spazio ibrido.

Il nuovo Parco della Giustizia di Bologna, in cui è prevista anche la realizzazione di una comunità energetica, oltre a rappresentare un intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana, attraverso la creazione di un nuovo portico sarà una vera e propria opera di urbanizzazione in grado di connettere e organizzare in maniera armonica uno spazio industriale, con piazze, monumenti e ciminiere. Il nuovo Parco della Giustizia sarà anche dotato di un nuovo parcheggio interrato in cui troveranno spazio 200 posti auto per i dipendenti del Ministero della Giustizia e 400 per la città.

Elena Sacchelli