Le Olimpiadi della storia dell’arte Sul podio della fase regionale due squadre di studenti sarzanesi

Bravissimi i rappresentanti del liceo classico e del liceo scientifico dell’istituto Parentucelli Arzelà

Le Olimpiadi  della storia dell’arte  Sul podio della fase regionale  due squadre di studenti sarzanesi
Le Olimpiadi della storia dell’arte Sul podio della fase regionale due squadre di studenti sarzanesi

Brillanti risultati per l’istituto Parentucelli Arzelà nella fase regionale delle XVII Olimpiadi del Patrimonio, dedicate alla storia dell’arte. Sul podio, al secondo posto la squadra del liceo classico e al terzo di quella del liceo scientifico. Sfumato il primo posto, e il passaggio alla fase nazionale, per pochi punti di distacco sul vincitore, il liceo classico Vieusseux di Imperia. Nella prova disputata a Genova in un’aula della biblioteca civica Berio, le squadre avevano 45 minuti di tempo per rispondere a 30 domande sul tema “Alla scoperta dell’antico Egitto”. Il liceo classico sarzanese era rappresentato da Irene Calzolari, Chiara Angeli, Pablo Carrella, Arianna Notarangelo, Laura Pucciarelli, Miriana Gramolazzo; il liceo scientifico da Leonardo Durello, Matteo Andreani, Aurora Stratta, Anna Stelitano, Leonardo Ambrosini, Alessandro Redaelli, Angelica Liberatore. Ad accompagnare la comitiva il docente di arte Igor Bellati. L’argomento ha impegnato i ragazzi in uno dei percorsi archeologici più affascinanti tra storia, archeologia e natura all’indomani del bicentenario della decifrazione della Stele di Rosetta da parte di Jean Francois Champollion e nel centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon da parte di Howard Carter.

"È stata una bella esperienza – commenta Aurora Strata –. Possiamo dire di aver imparato un’archeologia fatta di monumento grandiosi e spettacolari". Leonardo Durello definisce le Olimpiadi "una prova formativa e interessante per aver condiviso insieme l’arte egizia mettendo in risalto lo studio di gruppo". "Un’iniziativa bella e spettacolare – sottolinea Matteo Andreani – che ci ha insegnato quanto l’Italia sia connessa all’archeologia e alla storia dell’Egitto". “L’arte egizia – osserva Chiara Angeli – mi ha sempre appassionata. Notevole l’interesse che l’ha circondata nel tempo da parte di archeologi, scienziati, ingegneri uniti nella tutela di un patrimonio artistico così ampio". Irene Calzolari mette in risalto l’importanza di "un’esperienza da condividere con i compagni".