Le assunzioni ci saranno ma è bene essere chiari: non è che dalla sera alla mattina nel cantiere Intermarine di via Alta a Sarzana entreranno 200 addetti in più, tutti con contratto da dipendente a tempo indeterminato. L’inserimento di nuove maestranze sarà graduale e per il ’picco’ occorrerà attendere qualche anno. In pieno agosto, fare il punto sui lavori di ampliamento in corso e sulle prospettive occupazionali non è facile, causa assenza degli interlocutori. Seppure in ferie, Stefano Bettalli della Cgil si presta a condividere aggiornamenti in suo possesso, dopo l’ultimo incontro con l’azienda di inizio agosto.
Il primo chiarimento riguarda lo stato delle commesse da cui tutto dipende. Il 26 luglio Intermarine e Leonardo, in raggruppamento temporaneo di imprese, hanno sottoscritto con Navarm l’atteso contratto da 1,6 miliardi di euro per la fornitura alla Marina militare italiana dei primi cinque Cng/C, cacciamine di nuova generazione in versione Costiera. Il contratto – come noto – prevede un’opzione del valore di un ulteriore miliardo di euro per altri 7 cacciamine, tra ’costiero’ e ’d’altura’, ma ad ora la commessa è per 5 imbarcazioni. "E prima di dare il via ai lavori – spiega Bettalli – bisogna attendere il parere sull’accordo della Corte dei Conti che arriverà, se tutto va bene, entro fine settembre. Non credo che ci saranno problemi, data la situazione mondiale per le spese militari c’è più attenzione. E ci sono anche i maggiori finanziamenti statali dell’ultima legge di Bilancio. Ma la Corte deve ancora esprimersi".
Sul fronte dell’occupazione, Bettalli spiega a grandi linee il meccanismo che verrà meglio definito negli incontri tra sindacati e azienda, una volta incassato il via libera della Corte. In pratica – e saremo nel 2025 – Intermarine dovrebbe iniziare a ’saturare’ gradualmente l’organico prima di tutto con la stabilizzazione degli interinali che impiega già da alcuni anni e che in questa fase, soprattutto per quanto riguarda gli addetti alla laminazione degli scafi in vetroresina, sono sotto utilizzati (il carico di lavoro è invece buono per gli interinali impiegati da Intermarine in Arsenale nelle commesse di manutenzione dei vecchi cacciamine).
L’obbiettivo dei 200 addetti aggiuntivi rispetto all’organico di oggi (circa 200 addetti) riguarda la fase di ’picco’ della commessa oggi sul piatto, ossia il momento in cui saranno in lavorazione nel cantiere, in diverse fasi di allestimento, quattro dei cinque Cng/C già ordinati. Dunque: tra alcuni anni, fermo restando che nel frattempo potrebbe aprirsi la ’partita’ degli altri sette cacciamine. "Dopo settembre, incassato il parere positivo della Corte dei Conti – conclude il sindacalista – verrà avviato il ragionamento sull’organico medio di Intermarine a cui, a seconda dei picchi delle lavorazioni, verranno aggiunti interinali o stagionali. Ora occorre è attendere il via libera formale alla commessa per poi procedere alla saturazione delle maestranze attuali con la stabilizzazione degli interinali. Successivamente si aprirà il ragionamento sulle nuove assunzioni. Insomma, un percorso graduale, nel giro di 5-6 anni. Anche se potrebbero aprirsi prima possibilità per alcune figure professionali specifiche". Tempistiche? "Se tutto va bene la saturazione delle maestranze attuali potrebbe scattare a inizio 2025. Per le nuove assunzioni, in particolare addetti alla laminazione, ci sarà da attendere l’inizio del grosso della lavorazione, ossia quando la prima imbarcazione sarà finita e si passerà alla seconda".
Per quanto riguarda i lavori in corso per l’ampliamento del cantiere sul Magra, Bettalli conferma che si procede ma che molto resta da fare, trattandosi di un investimento da 60 milioni di euro che certo non può concretizzarsi in pochi mesi. "La struttura del nuovo capannone c’è, bisogna passare alla fase di allestimento interno. Anche la messa in sicurezza idraulica è iniziata e i lavori vanno avanti".