REDAZIONE SARZANA

Il “Martirio di Sant’Andrea” torna nell’oratorio Santa Croce

Il quadro è stato restaurato grazie anche ai fondi raccolti con una cena ispirata ai testi di Leonardo da Vinci

Tornerà sabato al suo posto, nell’oratorio della Santa Croce di Sarzana, dove era conservato almeno dall’inizio del Settecento, il grande quadro raffigurante il “Martirio di Sant’Andrea”. Il quadro è stato restaurato nei mesi scorsi dalla sarzanese Francesca Gatti grazie anche ai fondi raccolti in una cena ispirata agli scritti di Leonardo da Vinci: nel 2019, infatti, sono stati ricordati i cinquecento anni dalla morte del poliedrico genio e il corso professionale per chef di Formimpresa, aveva organizzato nei locali del seminario vescovile di Sarzana una serata con menù curato dallo “stellato” Mario Ricciardi e ricavato dai testi leonardeschi: il titolo era “A cena con Leonardo”. Il ricavato dalle offerte dei presenti, circa 2500 euro, era stato destinato al restauro del quadro seicentesco. Il lavoro è stato poi integrato con fondi della confraternita della Santa Croce, allora guidata da monsignor Paolo Cabano. A restauro concluso, il periodo della pandemia ha rallentato la presentazione dell’opera, che avverrà appunto sabato prossimo alle 16, in vista di quel Venerdì di Passione che ogni anno vedeva i fedeli di tutta la città affollare l’oratorio per la tradizionale processione della Madonna dei dolori. La presentazione avrà luogo a cura del nuovo cappellano di Santa Croce don Franco Pagano. Saranno presenti la restauratrice, il presidente di Formimpresa Lelio Tognoli e le autorità cittadine. Nell’occasione saranno anche illustrate le numerose opere d’arte presenti nell’oratorio seicentesco.

Il dipinto su tela che raffigura il Martirio di Sant’Andre tornerà dunque all’interno dell’abside dell’Oratorio di Santa Croce in via Rossi, forse edificato sulle spoglie di un edificio religioso medievale preesistente. Il quadro era in condizioni critiche di conservazione, ormai quasi illeggibile sia a causa della presenza di uno spesso strato di nero fumo e polvere sia per via delle diffuse, pesanti ridipinture e rimaneggiamenti che l’opera ha subito nel corso dei secoli.