REDAZIONE SARZANA

Il Giorno del Ricordo a scuola. Banti spiega agli studenti la vicenda giuliano dalmata

La professoressa Silvia Billet ha ricostruito gli antefatti storici con riferimento sia alle foibe che all’esodo forzato di una parte della popolazione di origine italiana.

Il Giorno del Ricordo a scuola. Banti spiega agli studenti la vicenda giuliano dalmata

Anche quest’anno l’istituto superiore Parentucelli Arzelà di Sarzana ha offerto ai suoi studenti l’opportunità di approfondire la conoscenza dei tragici eventi legati alle foibe e all’esodo giuliano-dalmata in occasione del Giorno del Ricordo. Una lectio magistralis di grandissimo spessore quella che è stata tenuta dallo storico ed ex onorevole sarzanese Egidio Banti e dalla docente Silvia Billet, che vanta un dottorato di ricerca sulla vicenda giuliano dalmata condotto da uno dei massimi esperti, Raoul Pupo, già ospite del Parentucelli Arzelà nel 2020, proprio per commemorare il Giorno del Ricordo. Il professor Banti, oggi sindaco di Maissana, dopo aver ricordato di essere stato l’unico parlamentare, alla Camera, a votare nel 2004 la legge istitutiva della Giornata del Ricordo, ha ricostruito agli alunni del triennio il lungo iter legislativo che ha portato all’istituzione della ricorrenza per il 10 febbraio. La data che coincide con l’anniversario del trattato di pace di Parigi del 1947, venne infatti scelta su istanza precisa delle associazioni dei profughi giuliano-dalmati, fatta propria dalle commissioni parlamentari. In chiusura l’ex onorevole e d ex professore dell’Arzelà ha letto e commentato estratti di alcune delle dichiarazioni di voto più significative, tra cui quelle di Mirko Tremaglia, di Piero Fassino, di Gerardo Bianco e di Ugo Intini, scomparso proprio in questi giorni. La professoressa Silvia Billet, docente di materie letterarie, ha invece ricostruito, anche sulla base dei suoi studi sull’argomento, gli antefatti storici delle vicende giuliano-dalmate, con riferimento sia alle foibe sia all’esodo forzato di una parte della popolazione di origine italiana. Al riguardo, si è rifatta all’antica storia legata alla presenza di italiani in Istria e in Dalmazia, in territori in gran parte e a lungo appartenuti a Venezia. Si è poi soffermata sugli eventi seguiti alla Prima guerra mondiale – come il caso di Fiume - per arrivare ai fatti che sono seguiti alla fine della Seconda guerra mondiale. Un momento importante per riflettere sulla storia e la memoria collettiva del nostro paese proposto con un’iniziativa, coordinata dal dirigente Generoso Cardinale.