
Al Sert di Sarzana c’è una speciale struttura dedicata alla lotta al gioco d’azzardo che interessa l’intera provincia della Spezia, il responsabile è lo psicologo Alfredo Casini. Una battaglia intrapresa unitamente al consorzio Cometa di don Franco Martini tant’è che nella struttura dell’Asl opera anche la psicologa e psicoterapeuta Eleonora Quadrelli distaccata proprio dalla Cometa. Per i due , quella che impropriamente viene definita ’ludopatia’ non è un gioco e tantomeno un vizio ma una vera malattia, una dipendenza senza sostanze. Il fenomeno ha registrato un calo nel periodo del covid, ora però sta riprendendo alla grande. A soffrirne secondo una stima per difetto sono 1500 persone nella nostra provincia.
Spiegano Casini e la Quadrelli: "Attualmente i pazienti in cura sono 111, di cui 12 donne che secondo una stima fatta a livello nazionale rappresentano neppure il 5% di chi è interessato dal problema. Sono ancora troppi coloro che non si avvicinano al centro e continuano a rovinare la loro vita e quella dei loro familiari". Per questo i due, autori di relazioni sul problema molto apprezzate, invitano chi soffre di questa malattia a rivolgersi allo 0187 604496: non ci saranno giudizi sulla persona ma un aiuto genuino e incondizionato.
Ma chi è il giocatore d’azzardo patologico? l’identikit è preciso come sostiene Alfredo Casini : "Ci sono sintomi psichici e cioè ossessione del gioco, senso di onnipotenza, presunzione, nervosismo, irritabilità, ansia. La ricerca ossessiva del rischio, Quindi alterazioni del tono dell’umore, tendenza alla superstizione, aumento dell’impulsività, distorsioni cognitive ad esempio i numeri ritardatari del lotto. Inoltre sintomi fisici: alterazione dell’alimentazione, cefalea, ipertensione e tabagismo, conseguenze fisiche dell’utilizzo di alcol o stupefacenti, insonnia".
Fra le persone in cura nel centro di Sarzana di via Dante Alighieri ci sono situazioni allucinanti come quella di un professionista, separato, abbandonato dalla moglie, ed ora visto che a causa del gioco d’azzardo non ha pagato il mutuo della casa si trova con l’appartamento dove viveva messo all’asta dal tribunale, di conseguenza da maggio è senza un tetto. Aveva ancora 5mila euro sul conto che sono andati in fumo in un solo giorno fra slot e Gratta e Vinci. Un ragazzo approfittando della carta di credito della nonna le ha prosciugato il conto per giocare d’azzardo, scoperto ha tentato un gesto estremo. Un altro pensionato non solo spende regolarmente i soldi della pensione che incassa al Gratta e Vinci ma non paga tasse,il condominio ed ora arrivano le sanzioni.
Drammi che vengono alla luce al Sert ma chissà quanti altri si consumano e restano nascosti. Ma quali sono i campanelli d’allarme che portano alla malattia per chi inizia a frequentare le sale da gioco? Lo spiegano Casini e la Quadrelli: "Trascorrere più tempo a giocare di quanto si era programmato, perdere la cognizione del tempo mentre si gioca. Continuare spesso a giocare cercando di rivincere i soldi persi. Infine passare sempre più tempo giocando o pensando al gioco d’azzardo. Mentire per occultare sia le perdite che il tempo dedicato al gioco d’azzardo".
Carlo Galazzo