Il Comune replica ai dubbi della Marinella spa "Legittimo il frazionamento dell’ex tenuta"

Il chiarimento del segretario generale, condiviso dalla sindaca, trasmesso ai liquidatori. Che attendono il parere dei propri consulenti

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Secondo il segretario generale del Comune di Sarzana nulla osta al frazionamento dell’ex tenuta di Marinella. Il parere è stato inviato ieri al dirigente dell’urbanistica Giovanni Mugnani e alla sindaca Cristina Ponzanelli. I liquidatori di Marinella spa, ricevuto l’atto, lo hanno trasmesso ai propri consulenti e sono in attesa delle valutazioni. Il chiarimento interpretativo sulla norma urbanistica che regola l’ex tenuta, all’interno del piano regolatore generale comunale, era stato chiesto al segretario martedì, a seguito di una istanza protocollata il 29 novembre dai liquidatori di Marinella spa "in merito all’ammissibilità e coerenza con la normativa urbanistica locale di un frazionamento catastale – urbanistico del fondo agricolo insistente sull’area della tenuta e altresì il rilascio di certificato di destinazione urbanistica dei mappali elencati nella richiesta stessa".

Come noto, il socio di maggioranza di Marinella spa (la Spm che ha il 75% a fronte del 25 di Banca Monte dei Paschi di Siena) e i nuovi liquidatori espressione di questa maggioranza, i commercialisti Nanni Grazzini e Giovanni Currò, preoccupati dai vincoli posti a suo tempo che vietavano il frazionamento, hanno stoppato la vendita di 100 ettari di terreni e casolari alla Fratelli Merano di Imperia, per l’impianto di un oliveto. E martedì i Merano hanno citato in giudizio la Marinella spa, chiedendo al tribunale di Imperia una pronuncia ai sensi dell’articolo 2932 del codice civile che produca gli effetti del contratto non concluso, ossia che li dichiari proprietari dei beni oggetto del preliminare di acquisto firmato con i vecchi liquidatori il 19 aprile 2021, versando una caparra di mezzo milione a fronte del prezzo di 6.375.434 euro.

Secondo Pastorino, dunque, "le prescrizioni relative all’Area progetto Marinella non comportano un divieto assoluto e incondizionato di frazionare i fondi agricoli e quindi eventualmente di porre in essere atti di disposizione anche solo per una parte dei terreni della tenuta. Tale divieto è strettamente connesso alla (eventuale) redazione del Piano di utilizzazione aziendale e può giustificarsi solo alla luce degli obiettivi di mantenimento dell’unità colturale che detto Piano, qualora predisposto, dovrà perseguire. In assenza del Piano, è da ritenere che i fondi mantengano le caratteristiche delle aree a destinazione agricola e pertanto restino utilizzabili e commerciabili, nel rispetto delle prescrizioni dettate in generale per le zone agricole sul territorio comunale".

L’auspicio dell’amministrazione è che a questo punto tutto possa sbloccarsi. "Gli uffici hanno dato riscontro all’istanza dei nuovi liquidatori della Marinella spa – commenta la sindaca Cristina Ponzanelli –, che legittimamente chiedevano chiarimenti rispetto alla vigente normativa urbanistica. Gli uffici hanno chiarito che non sussiste alcun divieto o impedimento a porre in essere atti di disposizione anche solo per una parte dei terreni della tenuta. Speriamo, pertanto, che anche alla luce di questi ulteriori chiarimenti possa concretizzarsi finalmente lo sviluppo della piana con la sua vocazione agricola, nell’interesse dell’intero territorio". La sindaca aggiunge di aver ricevuto dai nuovi liquidatori "la testimonianza della ferma volontà di procedere con tutte le attività necessarie a un rilancio che Marinella aspetta da troppi anni e che solo grazie al lavoro svolto negli ultimi quattro anni si affacciano davvero per Sarzana".

Il parere espresso dal segretario generale, tre pagine tecniche, è comunque piuttosto articolato. Sotto analisi "la previsione di “non frazionamento” dei fondi agricoli dell’azienda agricola Marinella, contenuta nell’ambito delle prescrizioni relative agli interventi previsti per l’area progetto 5 “Marinella” nel Piano regolatore vigente". In effetti nel Prg prevede "l’inedificabilità e il non frazionamento dei fondi agricoli della tenuta" ma questa previsione è legata "alla redazione di un “Piano pluriennale di utilizzazione aziendale". Secondo il segretario, niente Piano, niente "divieto assoluto ed incondizionato di frazionare i fondi agricoli". E conclude: "Risulta che la stessa società proprietaria dei fondi abbia di fatto considerato inoperante il divieto di frazionamento in assenza del Piano pluriennale, dal momento che ha già proceduto al frazionamento e alla vendita di una parte dei terreni".

Anna Pucci

Elena Sacchelli