Il biodigestore sta continuando a creare divisioni

Il consiglio provinciale non ha discusso la mozione. Ambrosini: "Chiederemo l’intervento del prefetto"

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Il progetto continua a girare in vallata in cerca di soluzioni alternative trovando però muri pronti a respingerlo. In attesa della risposta del Consiglio di Stato che arriverà il 24 novembre il tema del biodigestore dei rifiuti è tornato a accendere la discussione politica pur senza ottenere risposte dall’interlocutore. Come è accaduto nel corso dell’ultimo consiglio provinciale nel quale la discussione della mozione presentata dall’opposizione con la quale è stato chiesto alla Provincia di ritirare il ricorso presentato insieme a Regione Liguria e alla società Re.Cos non è stata inserita all’ordine del giorno. Una richiesta presentata da mesi ma che ancora il presidente Pierluigi Peracchini non ha inserito agli atti. Ci ha sperato il consigliere di opposizione, unico presente in aula, Gherardo Ambrosini ma si è dovuto arrendere all’evidenza. "Chiederemo al Prefetto di intervenire - ha spiegato il consigliere castelnovese - perchè non è ammissibile che un tema così delicato per tutto il territorio non trovi spazio nella discussione. La Provincia deve spiegare perchè si sta opponendo a un giudizio del Tar che sta bloccando il progetto previsto a Saliceti e invece tace e non si espone alla discussione. Anche i Comuni che hanno votato il piano dei rifiuti indicando l’area di Boscalino dovrebbero farsi sentire per ribadire la propria contrarietà al cambio di sito". E allora si attenderà il Consiglio di Stato chiamato a esaminare il ricorso presentato dagli enti regionali e provinciale schierati al fianco della società proponente, per il momento stoppati dal Tar della Liguria che ha accolto la posizione dei Comuni di Santo Stefano Magra e Vezzano Ligure.

Nel dubbio intanto la Regione Liguria ha inserito Saliceti nel nuovo piano regionale tenendo accese dunque le contestazioni delle amministrazioni comunali e comitati, pronte a ripartire. E le prove generali si sono avute nell’incontro organizzato all’Arci Baccano dal Partito Democratico. Il sindaco di Arcola, Monica Paganini, ha puntato l’attenzione sui movimenti che riguardano proprio l’impianto di trattamento di Boscalino e la richiesta arrivata in Provincia di potenziarne il conferimento di organico e verde. Nel ribadire il "no" alla trasformazione dell’area nel sito sostitutivo di Saliceti la prima cittadina ha confermato che nella conferenza dei servizi convocata per esaminare l’aumento della portata del conferimento ha chiesto rassicurazioni sulle eventuali conseguenze in termini di traffico, odori e rumori. Massimo Merluzzi