Fusione Luni-Castelnuovo Magra: "Siamo stati precursori, è una buona idea"

Nel 2014 i sindaci Marzio Favini e Francesco Pietrini presentarono il progetto: ma al referendum una parte della popolazione disse ’no’

Castelnuovo Magra

Castelnuovo Magra

Val di Magra, 18 febbraio 2022 - La ferita ha smesso di bruciare e il tempo ha sicuramente attenuato la delusione. Il fallimento dell’idea di un Comune unico tra Castelnuovo Magra e l’allora Ortonovo risale a febbraio 2014, una data simbolo per il territorio. A dire "no" al progetto furono soprattutto i castelnovesi che voltarono le spalle alla proposta che il sindaco Marzio Favini presentò insieme al collega Francesco Pietrini: il primo chiuse proprio in quell’estate il lungo mandato politico mentre Pietrini portò avanti il piano di cambiamento dell’ente adottando nel 2017 il nome di Luni per poi uscire di scena. Adesso l’idea lanciata ieri da Alessandro Silvestri in esclusiva tramite ’La Nazione’ (alla quale il collega Daniele Montebello non ha detto ’no’) di ripensare al Comune unico è per loro una sorta di rivincita.

«Sono convinto oggi come lo ero ieri della qualità del progetto – spiega Marzio Favini –. Non mi stupisce che la cosa sia stata riproposta da Silvestri perchè come il sottoscritto e Pietrini era fortemente convinto di quel passaggio, ho forti dubbi invece che sia favorevole Montebello perchè era contrario già all’epoca". In quel mese di referendum fu decisiva l’azione popolare di un gruppo di cittadini molto vicino al Movimento5 Stelle (almeno sulla carta) anche se poi evaporato dopo qualche settimana.

"Forse non ci siamo fatti comprendere bene - prosegue Favini - e non siamo stati bravi a far emergere le potenzialità che un unico ente avrebbe potuto avere. Ma forse ancor di più abbiamo sbagliato a farci sostenere in quel percorso da tanta politica, chiedendo il sostegno a rappresentanti di alto livello. In quel momento stava nascendo il movimento grillino e questo apparire della vecchia politica per loro fu terreno fertile e fecero una campagna contraria, impostandola contro di me ritenuto il simbolo di chi non voleva lasciare la poltrona ma proseguire la carriera politica. Non era così e infatti sono uscito dalla politica e sono tornato al mio vecchio lavoro di impiegato comunale a Carrara. Però sono contento che a distanza di tempo sia tornato fuori quel piano".

Anche Francesco Pietrini ne era convinto, tanto che dopo aver perso il referendum, anche se a Ortonovo ci fu un plebiscito di favorevoli, promosse una nuova azione popolare per cambiare il nome in Luni. "Siamo stati precursori – spiega Francesco Pietrini – ma forse eravamo troppo avanti per quel tempo. La storia ci ha dato ragione perchè quell’operazione era propedeutica a una serie di passaggi che si sono susseguiti negli anni: dal cambio del nome al riconoscimento di città. Probabilmente qualcuno fece pesare troppo ai castelnovesi la presunta situazione debitoria del nostro Comune. Avevamo avuto effettivamente dei problemi ma erano stati risolti prima della proposta del referendum e lo aveva certificato anche la Corte dei Conti. Un dato poi dimostrato dal sottoscritto chiudendo il mandato con un avanzo di amministrazione lasciato a bilancio".

Massimo Merluzzi