"La storica sede della pubblica assistenza in via Garibaldi torni alla comunità come sede di aggregazione". A lanciare la proposta al Comune di Arcola è Enzo Battinini, appassionato di storia arcolana, in occasione dele 25 aprile: "La sede purtroppo non è più proprietà della comunità arcolana. Nel 1931 il regime fascista sciolse l’allora Croce Verde e la sede diventò bene di proprietà della Croce Rossa Italiana. Nel 1946 il prefetto inviava al Comune di Arcola la richiesta dei nominativi della associazioni sciolte negli anni 30 e passate alla Cri. A quanto pare ciò non accadde e la sede rimase nelle mani altrui".
Lo stabile è stato usato negli anni quale ambulatorio di storici medici "ma con il tempo fu abbandonato sino all’attuale deterioramento di cui siamo tutti silenziosi e impotenti testimoni – prosegue –. La sua costruzione, voluta dagli arcolani, fu frutto della loro fatica: la costruirono sasso su sasso e la denominarono ’casa’ già nel 1926".
Sulla parete esterna ancora oggi si possono leggere queste parole: "Questa casa della pubblica assistenza è sorta e opera col favore del municipio e del popolo di Arcola e per la munificenza di insigni benefattori dei quali i nomi si incidono nel marmo a tributo perenne di onore e gratitudine". Ad oggi il contributo di queste persone giace in completo abbandono, non ultimo lo sfregio alla memoria: il furto del busto di Lorenzo Balduini, presidente e fondatore dell’allora pubblica assistenza. "Il 25 aprile per tutti sarà il giorno della ritrovata liberà per la nostra Nazione ed il suo popolo, ma ad Arcola non tutto è stato ’liberato’. Il mio appello, che rivolgo al Comune di Arcola e alla popolazione, è che si possa fare quanto possibile perché tale stabile torni di proprietà della comunità arcolana, utilizzabile da tutti noi, come punto di aggregazione".
Cristina Guala