Doloso l’incendio al bagno Pitì di Marinella

I carabinieri stanno ora visionando diverse telecamere per individuare eventuali passaggi utili a ricostruire la nottata di fuoco

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I carabinieri stanno visionando diverse telecamere per individuare eventuali passaggi utili a ricostruire la notte di fuoco. L’incendio che ha mandato in fumo centinaia di lettini e sdraio allo stabilimento balneare "Pitì" di Sarzana infatti non può che essere di origine dolosa. Le fiamme altissime che sono divampate in un istante colorando l’orizzonte sono sembrate infatti alimentate, proprio per potenziarne la forza. Per questo i militari della compagnia di Sarzana dopo aver ascoltato i titolari della spiaggia libera sarzanese hanno voluto conoscere nuovi dettagli che possano indirizzarli verso qualche pista. Oppure confermare quella che già stanno seguendo dalla giornata di mercoledì quando sono iniziate le indagini. Per il momento bocche cucite e riserbo strettissimo da parte degli investigatori ma il controllo delle telecamere in vari punti della zona, così come accaduto per il delitto della giovane albanese avvenuto qualche settimana fa, potrebbe fornire indicazioni utili. Se effettivamente l’incendio è stato appiccato da qualcuno difficilmente potrà essere arrivato via mare quindi anche il passaggio di mezzi nella fascia oraria compatibile con l’allarme potrebbe aiutare nelle indagini. Dalle strette maglie investigative però è trapelato l’ipotesi anche di un litigio tra i gestori e alcune persone sulle quali si stanno intensificando i controlli anche se i titolari dello stabilimento Sara Sambuelli e Mariglen Akulli hanno smentito qualsiasi screzio oppure minaccia.

La spiaggia di via Litoranea è una vera istituzione di Marinella. Per tantissimi anni è stata condotta da Paolo Sambuelli, il famoso "Pitì", che da qualche anno ha passato la mano alla figlia. Uno stabilimento ce pur conservando lo stile semplice di un tempo si è comunque attrezzato, fornendo alla numerosa clientela oltre a una spiaggia curata anche una terrazza in legno per consumare pranzi e merende pomeridiane. E propria dalla terrazza in legno dove alla sera vengono accatastati i lettini tolti dalla spiaggia è partito l’incendio che li ha mandati in cenere e che soltanto per l’arrivo della guardia giurata dell’istituto "Il Globo" che stva transitando in zona e dal sistema di allarme scattato per mancanza di energia elettrica e collegato al telefono dei titolari dello stabilimento. Grazie alla tempestiva richiesta di soccorso ai vigili del fuoco le fiamme sono state domate salvando il bar-cucina e il resto dello stabilimento.

Massimo Merluzzi