Delitto di Castelnuovo Magra: le liti, la fuga di lei e il massacro

Alessandra e Yassin erano sposati da appena due anni

Il luogo del delitto

Il luogo del delitto

Castelnuovo Magra (La Spezia), 14 giugno 2021 - Sono molti gli aspetti da chiarire nell’omicidio di Alessandra Piga, 25 anni, accoltellata dal marito Yassin Erraoum, originario del Nordafrica, sabato pomeriggio nella casa che avevano preso in affitto a Castelnuovo Magra. Innanzitutto l’elemento scatenante: se è vero che la donna da qualche tempo si era trasferita a casa di un’amica a Carrara, insieme al figlio di due anni, è anche vero che non risultano denunce per pregresse violenze domestiche.

Ed è vero anche che Alessandra, dicono i vicini, continuava a portare il figlio dal padre: li avevano visti giocare insieme sul terrazzo della villetta. Se tra le ipotesi alla base del litigio culminato nell’assassinio ci sono possibili contrasti sulla gestione del figlio, i carabinieri di Sarzana battono anche altre strade.

«E’ presumibile che i protagonisti di questa tragica vicenda frequentassero ambienti legati al mondo degli stupefacenti», ha detto ieri il capitano Luca Panfilo, comandante della compagnia. Alessandra e Yassine si erano sposati nel febbraio del 2019, a ridosso della nascita del figlio. Ma si conoscevano da tempo: avrebbero abitato in Lunigiana e, prima di trasferirsi a Castelnuovo (dove hanno preso la residenza il 5 marzo), anche a Bedizzano di Carrara. Proprio a Carrara, nel 2018, lui era stato fermato con l’accusa di spaccio di droga. A garanzia dell’affitto di Castelnuovo aveva presentato un contratto di lavoro come giardiniere alle dipendenze di un privato nella zona apuana. Cercava una casa con giardino per il suo hobby: nell’abitazione ci sono numerose gabbie in cui allevava cardellini. Sul corpo della giovane, originaria di di Maracalagonis nel cagliaritano, martedì sarà eseguita l’autopsia.

L’anatomopatologa ha effettuato sabato l’esame esterno, da cui è emerso che Alessandra è stata massacrata con almeno dieci fendenti, sferrati con un coltello da cucina a lama larga circa 3 centimetri, uno dei quali, fatale, alla gola. L’aggressione potrebbe essersi consumata in diverse stanze, dato che tracce di sangue sono state rinvenute anche in soggiorno e in cucina, mentre il corpo era nell’ingresso. Avrebbe tentato di difendersi: lo provano ferite non letali agli arti. Sabato Alessandra era salita nell’appartamento di Castelnuovo insieme al figlio e a un’amica, che al momento della lite ha afferrato il bambino chiudendosi con lui in bagno. Le due donne, con una terza amica che aspettava in strada, volevano andare al mare. Dopo l’omicidio Erroum si è barricato in camera, devastando mobili e finestre. I militari hanno fatto irruzione trovandolo armato del coltello: ne ha feriti in modo lieve tre, ma con uno spray e l’uso di un idrante è stato bloccato. Ora è piantonato all’ospedale di Massa.