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Da falegname a project manager. Nel backstage di una sfilata di moda o dietro gli stand del salone nautico

Lo spezzino Tarantola racconta la sua parabola professionale: "La creatività richiede sacrificio e va gestita"

Da falegname a project manager. Nel backstage di una sfilata di moda o dietro gli stand del salone nautico

Un settore poco conosciuto, quello dell’allestimento di eventi, ma che gli ha già regalato grandi soddisfazioni. Gli consente di lavorare in team con diverse professionalità, collaborare con alcune delle aziende della moda più affermate al mondo e girare da un paese all’altro: si tratta di Andrea Tarantola, spezzino, project manager per G Group International. "I nostri progetti vengono ideati da aziende grandi o che abbiano interesse di presentarsi in una certa maniera – spiega –: cosa c’è dietro gli stand ai saloni nautici o alla passerella di una sfilata? Spesso lo ignoriamo, ma è il risultato dell’impegno di un incrocio di figure che vanno dal falegname al manager, dall’architetto all’ingegnere. Alla Spezia, questa non è una realtà che esiste: io lavoro nel Milanese, ma merita di esser conosciuta perché garantisce a tante persone opportunità e noi stessi facciamo fatica a trovare persone".

Studi in grafica pubblicitaria a Parma, ma conoscenza e pratica del settore degli infissi nella piccola impresa del padre, con tanto di falegnameria associata, e del mondo dell’architettura, Tarantola è entrato nel settore in cui ha fatto esperienza con diverse realtà, prima di approdare all’attuale. "Sono project manager e account commerciale e nello specifico lavoro con una collega esclusivamente nel mondo della moda: sfilate ed eventi dei grandi marchi. Dai clienti riceviamo il ‘brief’ di quello che va realizzato: definiamo materiali, caratteristiche, logistica, montaggio, servizi collegati. Se è buono, si parte con la commessa e l’idea prende forma: ci sono i disegnatori progettisti che supervisioniamo e poi si passa in produzione: in parte è nostra, in parte realizzata da terzi; poi eccoci sul luogo scelto, dove si monta e si installa: possono servire anche due settimane di cantiere, ma non è finita, perché ci sono le richieste dell’ultimo minuto e non mancano gli imprevisti". Non c’è una giornata-tipo: in alcuni periodi è la routine d’ufficio a prevalere, ma prima del fatidico evento, non esistono weekend e orari. A far sfondo a tutto, però, è la fantasia: "La creatività va gestita e legata a quello che tecnicamente si può realizzare". E i progetti che lo hanno entusiasmato sono tanti: il padiglione del Kazakistan a Expo Astana 2017, gli interni del padiglione Italia all’esposizione del 2015, le sfilate alla Settimana della moda per D&G e Armani e l’ultima in ordine di tempo, la One Night Only di Venezia, sempre per Re Giorgio. Anche se si è dietro alle quinte, la moda e i suoi eventi riescono comunque a far sognare.

Chiara Tenca