
Il sindaco di Vezzano, Massimo Bertoni
Commemorazione del rastrellamento nazifascista a Vezzano, per non dimenticare chi quel giorno di 80 anni fa perse tragicamente la vita o fu deportato. Il fatto fu uno dei più cruenti dell’epoca: alle 5 del mattino, nazisti e fascisti circondarono il borgo e sterminarono a mitragliate alcuni giovani che si erano soltanto affacciati sulla porta delle loro case, ferirono altri e fecero prigionieri. La commemorazione di questa triste pagina inizierà venerdì alle 9.30 in piazza del Popolo da dove il corteo partirà per deporre fiori alle pietre d’inciampo a ricordo dei caduti con la partecipazione degli alunni delle classi terze delle medie di Vezzano Capoluogo e Prati. Gli studenti saranno accompagnati da Daniele Rossi e da Fiorenzo Abruzzo ex sindaco di Vezzano.
Sabato il ritrovo sarà alle 9,30 in piazza Centi, da dove partirà una sfilata nelle strade del paese per omaggiare le lapidi ai caduti con l’accompagnamento della banda Puccini fino a piazza del Popolo dove interverrà il sindaco Massimo Bertoni, il presidente Anpi Federico Sommovigo, Matteo del Vecchio, direttore del museo audiovisivo della Resistenza, Giorgio Pagano, copresidente del comitato unitario della Resistenza. Sarà consegnata una targa commemorativa realizzata dall’Anpi di Vezzano ai discendenti di Antonio Carlo Grossi, Vera Giorgi e Giuseppe Carmè, caduti durante il rastrellamento. Seguirà la donazione all’Anpi di Vezzano da parte dei nipoti Nadia Ferdeghini, Mauro Ferdeghini e Margherita Baldassini della medaglia d’onore alla Presidenza della Repubblica Italiana a Luigi Ferdeghini, deportato durante il rastrellamento del 7 dicembre del 1944. Cristina Guala