ELENA SACCHELLI
Cronaca

Bottega del paese chiusa, raccolta fondi a quota 4mila euro. Rosita e Dodò: “Riapriremo l’alimentari”

Castelnuovo Magra, fundraising necessario per avere una base dalla quale partire: l’obiettivo è fissato a 20 mila euro. E l’ amministrazione garantisce alle nuove attività un contributo di 3 mila euro annui per 5 annualità

Rosita Bellocchio e Maria Aida Bibolini puntano a riaprire il negozio di generi alimentari nel borgo di Castelnuovo

Rosita Bellocchio e Maria Aida Bibolini puntano a riaprire il negozio di generi alimentari nel borgo di Castelnuovo

Castelnuovo Magra (La Spezia), 11 gennaio 2024 – È piena di entusiasmo, di idee e di amore per il paese in cui ha deciso di trasferirsi poco più di un anno fa. Per questo Rosita Bellocchio, imprenditrice di successo, si è messa a disposizione dell’affascinante borgo di Castelnuovo Magra e dei suoi abitanti, rendendosi disponibile a riaprire insieme a Maria Aida Bibolini, per tutti Dodò, l’unico alimentari – chiuso ormai da un anno – presente nel paese. Ma per dare nuova vita a quella che dovrebbe diventare una bottega alimentare sociale c’è bisogno del contributo di tutti e, a mettersi in prima fila per riaprire uno dei punti di riferimento del borgo, sono stati soprattutto i residenti che stanno partecipando alla raccolta fondi destinata allo scopo, partita con l’inizio del nuovo anno. "In dieci giorni abbiamo raccolto poco meno di 4 mila euro e siamo positivi – ci ha spiegato Rosita Bellocchio –. Per dare il via all’attività servirebbe una base di 20 mila euro che speriamo davvero di riuscire a raggiungere al più presto dal momento che il nostro obiettivo sarebbe aprire in primavera. Sarebbe molto importante se anche le varie realtà locali volessero collaborare tendendoci una mano".

Riavere una bottega per un borgo abitato da 350 anime nei mesi invernali, tra cui diverse persone anziane, sarebbe una boccata d’ossigeno: ad eccezione di un fornaio, di un bar e di un ristorante, nel borgo di Castelnuovo non rimane altra attività in cui poter reperire generi alimentari. E, per raggiungere il supermercato più vicino che si trova a valle, sono necessari almeno 10 minuti di macchina. Per il momento a dare il proprio contributo economico – come si può notare visionando la raccolta fondi attivata sulla piattaforma GoFundMe – sono stati in larga misura i residenti del borgo che hanno anche assunto, una volta che l’alimentari verrà riaperto, l’impegno morale ad acquistarvi prodotti in maniera regolare. Le due imprenditrici, consapevoli di quanto importante sarebbe per il paese tornare ad avere una bottega, si sono quindi rese disponibili a prendere in gestione quella che, sotto forma di cooperativa sociale, tornerebbe ad essere il punto di riferimento del borgo. Oltre alle spese fisse, quelle necessarie a pagare la dipendente che vi lavorerà e le utenze come luce, acqua e affitto, non vi sarebbe alcun ricavo utile. Ma i fondi sono necessari per acquisire tutte le attrezzature necessarie a far ripartire l’attività. Le idee per come far funzionare la bottega alimentare del paese non mancano di certo. "Un borgo senza un alimentari è come una macchina senza benzina – ha proseguito Rosita Bellocchio -. Se riusciremo in quest’impresa troveremo il modo di rendere attrattiva l’attività, magari aprendo in orario serale per dare la possibilità di acquistare qualcosa da mangiare anche a chi torna dal lavoro e comunque puntando sulla curiosità che si innescherebbe attorno a questa realtà possibile grazie alla collaborazione attiva tra cittadinanza e amministrazione comunale".

“Era da tempo che stavamo lavorando alla riapertura della bottega – ha aggiunto il primo cittadino Daniele Montebello - poi quando Rosita e Dodò si sono rese disponibili a gestirla personalmente e durante l’assemblea abbiamo percepito l’entusiasmo dei residenti, abbiamo capito che la strada era quella giusta. Come amministrazione ci siamo impegnati a garantire alle nuove attività che apriranno nei borghi un contributo pari a 3mila euro annui per 5 annualità". Fiducioso per il futuro della bottega alimentare il sindaco Montebello ci ha anche riferito di essere stato recentemente contattato da alcune aziende del territorio interessate a contribuire alla nuova apertura. Inoltre, chiunque avesse piacere a partecipare alla raccolta fondi è invitato a recarsi presso l’ufficio postale di Castelnuovo dove è stato attivato un apposito conto intestato proprio a Rosita Bellocchio per dare vita alla nuova bottega.