
Un controllo nella cucina di un ristorante (foto d’archivio)
Sarzana, 29 dicembre 2016 - ASPETTAVA i clienti delle feste ma davanti alla porta del ristorante si è ritrovato invece gli ispettori dell’Asl. E la visita ha lasciato una traccia “pesante”: il sequestro di 60 chili di carne scaduta, un giorno di chiusura dell’attività e 4mila euro di multa. Festività non felicissime dunque per un imprenditore sarzanese dopo il controllo arrivato proprio pochi giorni prima del Natale nel ristorante appena rinnovato. Il “blitz” nelle cucine del locale è stato compiuto dagli ispettore del servizio sicurezza alimentare dell’Asl spezzina, diretto dal dottor Mino Orlandi. Per il ristorante era il primo giorno di apertura dopo i lavori di rinnovo di gestione. Sono stati proprio i volantini pubblicitari, sparsi ovunque in città, a insospettire gli ispettori della sicurezza alimentare, volantini che promuovevano carne di altissima qualità a prezzi però scontatissimi.
Carne e salumi selezionati, come la chianina o il manzo giapponese offerti a 20 euro a persona. Nell’ambito delle promozioni, prezzi di favore possono trovare certo una loro collocazione ma gli ispettori dell’Asl hanno voluto vederci fino in fondo e sembra abbiano scovato l’inghippo. Una parte della carne trovata nei frigoriferi era infatti scaduta da giorni mentre un gran quantitativo scadeva il giorno stesso del controllo. Così l’entusiasmo del titolare per l’apertura dell’attività è scemata di colpo. L’uomo ha visto piombare nel locale il personale della sicurezza alimentare, sempre impegnato in interventi preventivi per la salvaguardia dell’igiene e della conservazione degli alimenti, e assistito all’ispezione che ha sortito l’inaspettato sequestro: ben 60 chili di carne che, sebbene conservata correttamente, risultava scaduta. La carne è stata distrutta e per il titolare del ristorante sono scattati il provvedimento di chiusura del locale, equivalente a un giorno lavorativo, e una multa di 4 mila euro.
Laura Provitina