Biodigestore, lettera al ministro "Sempre contro questo progetto"

Paolo Ugolini (M5S) e il deputato Roberto Traversi scrivono a Pichetto Fratin. "Ecco come stanno le cose"

Biodigestore, lettera al ministro  "Sempre contro questo progetto"

Biodigestore, lettera al ministro "Sempre contro questo progetto"

I governi e ministri sono cambiati ma la richiesta è rimasta la stessa. Per fermare il progetto di realizzazione dell’impianto biodigestore dei rifiuti previsto nell’area di Saliceti le amministrazioni comunali di Santo Stefano Magra e Vezzano Ligure le hanno tentate davvero tutte così come ci hanno provato i comitati di tutela ambientale. Anche lanciando appelli non soltanto alla politica locale ma anche ai vari ministri dell’ambiente e rivolgendosi alla commissione petizioni di Bruxelles. Adesso che il progetto, oltre al via libera di Regione Liguria, è stato supportato dal cospicuo finanziamento di fondi del Pnrr ed ha superato l’ostacolo del Consiglio di Stato è tornato nel mirino del Movimento 5 Stelle che attraverso il consigliere regionale Paolo Ugolini e il deputato Roberto Traversi hanno scritto al nuovo ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin ripercorrendo la storia del piano proposto da Re.Cos. "Noi i fatti li conosciamo molto bene - hanno spiegato i rappresentanti del Movimento - e li abbiamo più volte denunciati. A questo punto, interpelliamo anche il ministro dell’ambiente per chiedere se è a conoscenza del fatto che il progetto per il biodigestore di Saliceti doveva originariamente sorgere a Boscalino e dei costi passati dagli iniziali 7.7 milioni di euro ai 57 milioni. Inoltre il ministro deve sapere che si tratta di un piano sovradimensionato per il nostro territorio, con criticità ambientali che sono state più volte esposte ma di fronte alle quali Regione Liguria continua a fare spallucce".

Intanto il progetto di costruzione del biodigestore a Saliceti torna all’esame della Commissione petizioni del parlamento europeo. A quanto trapela dagli ambienti politici nella seduta di mercoledì 24 dovrebbero essere discusse le tre segnalazioni inviate dopo l’ultima seduta della Commissione europea dai sette firmatari, i sindaci di Santo Stefano Magra, e Vezzano Ligure e i comitati No Biodigestore Saliceti, Sarzana, che botta!, Acqua Bene Comune e delle associazioni Cittadinanzattiva e Italia Nostra. Le tre segaazioni sono riferite alla gestione del rischio alluvioni nella zona individuata per la realizzazione del biodigestore quindi la gara eurpea del 2016 vinta da Iren che prevedeva un impianto di dimensioni ben inferiori e infine la segnalazione dell’assegnazione di 40 milioni di euro degati ai fondi europei del Pnrr.

Massimo Merluzzi