ANNA PUCCI
Cronaca

Bastia, non è detta la parola fine. Il Comune spera in altre opportunità

Il sindaco ha aperto uno spiraglio nella seduta che ha sancito la chiusura del precedente progetto La Soprintendenza si è opposta al project financing con realizzazione di una struttura turistica ricettiva

Forte Bastia 'ricostruzione'

Vezzano Ligure (La Spezia), 16 dicembre 2021 -  Non senza polemiche il consiglio comunale di Vezzano ha deliberato, a maggioranza, di restituire al Demanio il complesso del Forte Bastia, sancendo il fallimento del progetto di valorizzazione per il quale l’amministrazione lo aveva acquisito a titolo gratuito nel 2015, quando l’attuale sindaco Massimo Bertoni era assessore ai lavori pubblici. Si puntava a un project financing: trovare un privato che investisse nel complesso – che sarebbe rimasto di proprietà pubblica – realizzando e gestendo, per un certo numero di anni, una struttura turistico ricettiva le cui entrate rendessero economicamente sostenibile il recupero e il mantenimento dell’ex Forte ottocentesco (per un importo totale sui 2 milioni di euro).  

La retrocessione al Demanio è stata deliberata nella seduta del 27 novembre con 9 voti favorevoli, di maggioranza, e 4 contrari, i consiglieri di opposizione Jacopo Ruggia e Carlo Tangerini della Lega, Simone Capri di Alternativa per Vezzano e Tiziano Pucci del M5s. Il nodo centrale – ha spiegato il sindaco nel dibattito – è stato il mancato via libera da parte della Soprintendenza di Genova alla realizzazione nell’area del Forte – che è bene sottoposto a vincolo monumentale – della struttura turistico ricettiva. Il progetto si sarebbe sviluppato utilizzando i terreni trasferiti dal Demanio insieme al Forte. Erano previste una dozzina di camere ricavate nell’antica struttura difensiva e un’area attrezzata dedicata al “glamping” (unione dei termini “glamour” e “camping”, tipicamente ecotende o lodge, piccole case in legno). Progetto per elaborare il quale il Comune aveva ottenuto nel 2015 un contributo di 40 mila euro da Filse, la finanziaria della Regione Liguria che gestisce il Fondo per lo sviluppo della finanza di progetto. Contributo restituito nel dicembre 2020, nonostante l’amministrazione avesse conferito due incarichi da 20 mila euro ciascuno: all’architetto Corrado Bunicelli di Calice, per la parte tecnica, e alla Eidos della Spezia per quella economico finanziaria.  

In consiglio, il sindaco ha spiegato che "il progetto non ha conseguito il parere positivo della Soprintendenza", neppure a fronte di possibili modifiche. Secondo Bertoni "è stato fatto il possibile per tentare di trovare un punto di equilibrio fra le esigenze di fattibilità economica dell’intervento e le esigenze espresse dalla Soprintendenza ma non si è potuto che constatare la impossibilità di arrivare a una soluzione di compromesso stante il veto della Soprintendenza sulle installazioni previste nell’area circostante il Forte, comunque le si ridimensionasse o modificasse per attenuare l’impatto. Intervenire solo sul Forte, come richiesto dalla Soprintendenza, non è economicamente sostenibile per il Comune". Il sindaco ha comunque dichiarato di confidare che "non sia detta la parola fine sull’area e si possa trovare una opportunità di intervento. Ovviamente è auspicabile uno scenario futuro diverso ma sarà tutto da rielaborare, ad oggi non si può che constatare un inutile dispendio di tempo e di risorse".

 

Anna Pucci