L’autovelox della discordia è stato rimosso

Installato nel 2017 aveva prodotto migliaia di verbali causando la rivolta di residenti e pendolari con sit-in di protesta e valanghe di ricorsi

Una delle tante manifestazioni di protesta contro l’autovelox diventato un incubo per i pe

Una delle tante manifestazioni di protesta contro l’autovelox diventato un incubo per i pe

Ameglia, 26 novembre 2020 - L’incubo degli automobilisti, improvvisamente, è scomparso. Dopo essere stato disattivato nelle scorse settimane l’autovelox della discordia posizionato dal Comune di Ameglia su via Litoranea è stato rimosso, pur rimanendo la struttura dove era stato installato nell’agosto del 2017 e la cartellonistica. Dopo migliaia di contravvenzioni recapitate a residenti e turisti in pochi mesi, valanghe di ricorsi presentati al Prefetto e discussi davanti al giudice di pace dello strumento elettronico in dotazione all’ente se ne sono perse le tracce.

La scelta di fissare un regolatore di velocità nel tratto che attraversa la frazione di Fiumaretta aveva da subito scatenato opposte reazioni anche se l’amministrazione comunale ha sempre puntato sulla linea della sicurezza per i pedoni e ciclisti e non sull’aspetto sanzionatorio al fine di arricchire le casse comunali. Di certo da mesi, ovvero da quando è stato spento, l’apparecchio ha rappresentato soltanto una rimessa dovendo essere comunque onorato il contratto di noleggio di circa 3 mila euro mensili e il riconoscimento al gestore di una percentuale sulle sanzioni elevate.

Dopo aver difeso la scelta, affrontato l’ira dei multati, le assemblee pubbliche e le manifestazioni di protesta il Comune era riuscito a ottenere un innalzamento del limite di velocità, passando dai 50 ai 70 chilometri orari, pur di lasciare in funzione lo strumento. Nelle scorse settimane era stata ufficialmente confermata la voce dello spegnimento mentre adesso è proprio sparita la ’scatola’ tanto temuta. "Eppure – spiegano alcuni residenti – questa strada era considerata a alto rischio di incidenti e investimenti.

Almeno questa era la linea di quando ci siamo lamentati dell’inutilità di un velox a poca distanza da quello in funzione sul ponte della Colombiera. Ma ci è sempre stato ripetuto dagli amministratori che su questo tratto era necessario tutelare l’incolumità dei passanti, memori di incidenti gravissimi alcuni dei quali mortali. Fa strano dunque che improvvisamente l’apparecchio sia stato dapprima spento e adesso addirittura tolto senza nessuna comunicazione. Evidentemente la strada è finalmente diventata sicura". Soltanto che adesso la cartellonistica indica una velocità ben superiore al passato e senza l’incubo delle sanzioni il rischio di accelerazioni incontrollate è ancora più elevato.

Massimo Merluzzi