
Area Vaccari, futuro ancora incerto. Biblioteca e uffici a rischio trasloco: "Il Comune ha solo perso tempo"
Quale futuro per l’area Vaccari? L’ex fabbrica di piastrelle conosciuta in tutto il mondo, potrebbe vivere una nuova fase dopo la chiusura dell’attività e la successiva trasformazione in un centro dedicato all’arte e alle attività artigianali, ricreative oltre che sede di alcuni uffici comunali. La scadenza del contratto stipulato tra l’amministrazione comunale di Santo Stefano e la società Sen proprietaria di una parte dell’enorme patrimonio immobiliare, oltre a far decadere il comodato delle attività presenti provocherebbe il "trasloco" della biblioteca "Arzelà" e degli uffici dell’ente attualmente ospitati nella palazzina uffici all’ingresso dalla fabbrica di Ponzano. Una prospettiva rilanciata dal gruppo della Lega, all’opposizione in consiglio comunale, composto da Eleonora Aiesi e Silvio Ratti.
"La biblioteca, gli uffici e i locali nei quali hanno trovato sede associazioni culturali e sportive dovranno molto probabilmente essere presto sgomberati. Una prospettiva che avevamo sollevato mesi fa, perché è noto da tanto che la Sen srl, proprietaria, all’interno del complesso della ex Ceramica Vaccari, della palazzina concessa in uso all’amministrazione comunale non aveva intenzione di rinnovare tale contratto. Il contratto di comodato d’uso gratuito è stato stipulato nel 2013 ed aveva durata di 8 anni, poi, con intesa della parti, è stato prorogato sino al 31 luglio di quest’anno. Però aveva comunicato all’amministrazione già a maggio che non sarebbe stata disponibile a rinnovare ulteriormente il comodato alle medesime condizioni". Non corre rischio invece la struttura, ex calibratura dell’opificio Vaccari sede dei consigli comunali e altre iniziative organizzate dal Comune essendo stata acquistata dall’ente. "L’amministrazione - continuano i consiglieri Ratti e Aiesi - avrebbe dovuto darsi da fare da tempo per trovare una sede alternativa per la biblioteca ed anche per le associazioni che nella palazzina avevano trovato sede. Ora i tempi stringono e le soluzioni sembrano lontane. L’unica cosa che ha fatto il Comune è stato chiedere una consulenza esterna per il contenzioso per una somma di 5 mila euro". La Lega ha preannunciato una interrogazione sul tema per chiedere all’amministrazione chiarezza anche sul futuro dell’area e di una fabbrica che ha fatto la storia del lavoro sul territorio.
m.m.