
L’impegno politico è un marchio di fabbrica della famiglia Monticelli. Spetta a Alberto, consigliere comunale uscente, il compito di portare il pesante incarico di candidato a sindaco di una parte dell’attuale minoranza comunale di Santo Stefano Magra. Una passione ereditata dal babbo Adriano, indimenticato promotore di tante iniziative a favore dell’ambiente oltre che perno della squadra di Protezione Civile. A sostenere la corsa del giovane Alberto Monticelli candidato con la lista "Domani" sono scesi in campo anche Liguria Popolare e Forza Italia. Il presidente del gruppo e sottosegretario alla salute del governo Draghi, Andrea Costa, e il referente provinciale forzista Nanni Grazzini hanno appoggiato con convinzione il cambio di rotta. Dopo i precedenti tentativi di Francesco Ponzanelli, che resta il capogruppo di "Domani", la scelta è caduta su Monticelli. Non manca un pizzico di rammarico per l’idea di una grande alleanza di centro destra che sembrava vicina ma che poi è sfumata quando Lega, Fratelli d’Italia, Cambiamo e Socialisti hanno scelto il candidato Emanuele Cucchi.
E non sono mancate le polemiche soprattutto per la decisione degli storici socialisti Sauro Baruzzo e Angelo Zangani di appoggiare il candidato. Il rammarico di non aver potuto affrontare la sfida uniti contro la confermata candidata Paola Sisti è stato ribadito da Monticelli proprio nell’incontro avuto con Costa e Grazzini anche se non ci sarà nessun passo indietro.
"Le porte sono aperte - ha detto Monticelli - ma da parte mia e del gruppo non ci sarà nessun cambiamento di programma. Sono rammaricato della volontà degli altri partiti di centro destra di voler proseguire il loro cammino con la candidatura dell’avvocato Cucchi. Nessun passo indietro e nessuna abdicazione da parte nostra, perchè siamo stati fino ad oggi capisaldi delle battaglie di opposizione in consiglio comunale".
Se l’altra parte dell’attuale opposizione si è dunque schierata con Emanuele Cucchi il centro sinistra ha da tempo sciolto ogni dubbio consegnando a Paola Sisti il compito di proseguire il governo del paese. Il Partito Democratico, che sostiene la prima cittadina, sta sondando il terreno per capire le intenzioni del Movimento Cinquestelle che cinque anni fa provò la corsa candidando Pietro Serarcangeli poi passato ai Popolari. Da valutare invece il feeling con Santo Stefano Viva che, agli albori, riscosse grande successo in consiglio comunale salvo poi perdere consistenza. Gli attuali rappresentanti renziani non sembrano intenzionati da ripartire quindi sul ruolo del partito emerge ancora incertezza.
Massimo Merluzzi