Addio alla “casa” dello sport: sfrattati dall’ex ceramica Vaccari. Sos al presidente della Regione

Skate, arrampicata e palestra nell’area di 1600 metri quadri al coperto in uno dei capannoni. Scaduto il comodato concesso da Sen srl al progetto Nova. "Difficile trovare altri spazi adeguati"

Simone Tedeschi è il gestore dell’area skate e arrampicata sportiva a cui si aggiungono spazi usati per feste di compleanno e cene di Capodanno

Simone Tedeschi è il gestore dell’area skate e arrampicata sportiva a cui si aggiungono spazi usati per feste di compleanno e cene di Capodanno

Santo Stefano Magra, 17 marzo 2024 – La casa dello sport e del divertimento chiude a fine mese. Ancora qualche settimana per guardarsi intorno e pensare a dove sistemare le attrezzature che da anni consentono a centinaia di appassionati provenienti dal diverse zone del nord Italia di allenarsi sui muri artificiali di arrampicata, palestra di corpo libero oppure sui salti e dune della pista di skate. Nel frattempo ieri è stata aperta una petizione on line indirizzata al presidente della giunta regionale Giovanni Toti informandolo della situazione. Uno spazio di 1600 metri quadri al coperto ricavati in uno dei capannoni dell’ex ceramica Vaccari di Ponzano Magra che il Comune di Santo Stefano Magra ha messo a disposizione dei privati dando vita al Progetto Nova. Un’idea lanciata nel 2015 dall’amministrazione comunale al tempo guidata dal sindaco Juri Mazzanti e portata avanti da quelle successive in accordo con la società Sen proprietaria dell’area.

Ma i contratti di comodato d’uso sono tutti scaduti lo scorso anno e lentamente le attività, compresi uffici comunali e biblioteca civica, stanno traslocando. Ma per l’area Skate il problema non è da poco. Trovare altri spazi al coperto per ospitare tutte le attività e attrezzature offerte non è facile. "Abbiamo già disdetto appuntamenti fissati per i prossimi mesi – spiega il gestore Simone Tedeschi – perchè oltre all’area skate e arrampicata sportiva l’area è a disposizione per feste di compleanno e addirittura cene di Capodanno. Questo è uno spazio vivo aperto tutto l’anno e con orari flessibili. Capita spesso che i frequentatori si fermino anche fino a notte tarda perchè la zona decentrata non arreca nessun disturbo. Purtroppo non siamo riusciti a raggiungere un accordo per il prolungamento del contratto anche attraverso un pagamento di affitto. Abbiamo centinaia di frequentatori, almeno 500 ragazzi a settimana che si cimentano sulla pista skate ma abbiamo già comunicato che a fine mese chiuderemo tutto".

Ha trovato ospitalità all’interno del capannone anche Luca Tinto che ha aperto la palestra Calisthenics. "E’ un punto allenamento – spiega Luca Tinto – differente dalla classica palestra proprio perchè non punta sui pesi ma sulle attrezzature a corpo libero che ben si sposa con l’attività di arrampicata. Ho trovato uno spazio all’interno del capannone a fine 2021 con la speranza di proseguire ma adesso dovrò guardarmi intorno".

La stessa sorte toccherà alla galleria d’arte, al Museo dei Trasporti e sala prove musicali che hanno in parte avviato il trasferimento

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Massimo Merluzzi