Masignano, né di serie A, né di serie B, gli abitanti si definiscono addirittura ‘terra di nessuno’. Intanto si parte dal nome della strada, via Masignano, che è praticamente doppio, vale sia per il Comune di Vezzano che per quello di Arcola, si aggiunge che in molti hanno il dubbio annoso dove finisca la competenza di un’amministrazione e inizi quella dell’altra, ancora non è ben chiaro. Un territorio di confine, praticamente dimezzato, il cui imbocco a valle è sulla Provinciale a Prati di Vezzano, per poi immettersi nel territorio arcolano e arrivare fino a Baccano, appunto frazione di Arcola. "Un po’ la colpa è anche di questo – ci hanno spiegato alcuni abitanti – il fatto che le competenze sembrano intrecciarsi, però ci rimettiamo noi". In pratica tutto sembra fatto a singhiozzo, forse proprio per una questione di limiti territoriali: un pezzo di guard rail qui, un pezzo là, tutto discontinuo, paracarri per alcuni metri, per altri nessuna sicurezza, eppure sotto ci sono i burroni, la strada è collinare, ogni tanto qualcuno rischia, complice anche il buio della strada. Pochi giorni fa un paracarro è caduto e un abitante, visto che nessuno interveniva, l’ha sollevato da terra e posto sopra due canne.
Un fai da te che è anche un gesto simbolo di quanto chiedono alcuni residenti e proprietari di terreni che vorrebbero sollevare la trascuratezza di questa porzione di territorio diventata nel tempo terra di nessuno. "L’illuminazione è praticamente inesistente – proseguono – per questo molti sono gli incivili che se ne fregano, portano anche la spazzatura e la disperdono in modo selvaggio. Noi vorremmo uscire da questo stato di incertezza e malcostume e vedere più controlli, vedere lavori stradali. L’asfalto anche quello è a metà, una parte è rifatto e un’altra no". Eppure la strada è molto frequentata, quotidianamente, alcuni si dirigono poco dopo l’imbocco dove c’è il primo gruppo di case, altri invece la percorrono tutta per arrivare fino a Baccano.
Cristina Guala