Gli attori-detenuti presentano 'Operine' al Teatro Impavidi

Nell'ambito del progetto 'Per Aspera ad Asra' promosso anche da Fondazione Carispezia e curato dall'associazione Gli Scarti

I detenuti-attori sul palcoscenico

I detenuti-attori sul palcoscenico

Sarzana, 15 settembre 2021 – Verrà presentato venerdì 24 settembre alle 21, al Teatro degli Impavidi di Sarzana, il primo studio dello spettacolo 'Operine... con un tragico sorriso sulle labbra' che vedrà in scena gli attori-detenuti della casa circondariale della Spezia.

L’opera è il frutto della terza annualità (e rappresenta l’avvio della quarta) del progetto 'Per Aspera ad Astra - Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza', promosso su tutto il territorio nazionale da Acri e sostenuto oggi da 11 Fondazioni di origine bancaria, tra cui Fondazione Carispezia.

Il percorso teatrale all’interno del carcere di Villa Andreino della Spezia è curato fin dalla prima edizione dall’associazione Gli Scarti, presieduta da Andrea Cerri, che in questi anni ha realizzato uno spettacolo teatrale 'Incendi' (presentato nel 2019 alla Spezia) e il mediometraggio 'Ciò che resta, appunti dalla polvere', film che è stato presentato con una proiezione pubblica la scorsa estate a Sarzana con il critico Tatti Sanguineti e alla presenza degli attori-detenuti che hanno partecipato alla sua realizzazione.

Giunto nel 2021 alla quarta edizione, Per Aspera ad Astra sta realizzando in 14 carceri italiane innovativi e duraturi percorsi di formazione professionale nei mestieri del teatro, che riguardano non solo attori e drammaturghi, ma anche scenografi, costumisti, truccatori, fonici, addetti alle luci. Ispirata all’esperienza ultra trentennale della Compagnia della Fortezza di Volterra, guidata dal drammaturgo e regista Armando Punzo, questa iniziativa ha dato vita a una rete nazionale di compagnie teatrali che operano nelle carceri e che condividono l’approccio e la metodologia di intervento.

L’esperienza condivisa testimonia come sia possibile lavorare nelle carceri mettendo al centro la cultura, lasciando che essa possa esprimersi a pieno e compiere una rigenerazione degli individui, che possa quindi favorire il riscatto personale e avviare percorsi per il pieno reinserimento del detenuto nel mondo esterno. Ad alimentare e rendere fattibile questo progetto c’è un’inedita comunità, composta da diversi soggetti, coinvolti ciascuno con ruoli diversi: Fondazioni di origine bancaria, compagnie teatrali che curano la formazione, direttori e personale degli istituti di pena, detenuti.

Alla Spezia i laboratori teatrali sono curati da Enrico Casale, Renato Bandoli e Simone Benelli, e i laboratori tecnici da Daniele Passeri, Fabio Clemente, Alessandro Ratti dell’Associazione Gli Scarti.

Quello che verrà presentato al Teatro degli Impavidi di Sarzana il 24 settembre è un 'primo studio' di uno spettacolo che nel corso della prossima edizione del Progetto Per Aspera ad Astra, vorrebbe indagare e approfondire le forme del 'comico grottesco', del meccanismo della comicità, attraverso lo stile popolare del Varietà.

Lo studio attinge al grottesco surrealismo che 'con un sorriso sulle labbra' ci parla del tragico, di una realtà, che mostra però i lati più vuoti di essa, l’insensatezza del mondo e la sua incomprensibilità.

“Io - dice Petrolini nella 'Intervista con il più intelligente fra gli idioti' del 1920 - studio l'ignoranza, sondo la stupidaggine, anatomizzo la puerilità, faccio la vivisezione di ciò che è grottesco e imbecille sull'esistenza del prossimo e le marionette che ricavo da questa mia fatica particolare non sono niente altro che la scelta colta a volo e cristallizzata nella ridicola smorfia di una maschera che resta come un documento adattissimo per arricchire il museo della cretineria”. Per l’appunto, l’idiozia come supremo e, perché no, piacevole momento del grottesco. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti su prenotazione obbligatoria, e con obbligo di green pass. Le prenotazioni si possono effettuare al numero 346 4026006 inviando un messaggio tramite Whatsapp, o via mail a [email protected] con nome e numero di posti richiesto; o recandosi fisicamente alla biglietteria del Teatro degli Impavidi aperta tutti i martedì e giovedì dalle 9.30 alle 12.30, o ancora telefonando al numero indicato sopra negli orari di apertura della biglietteria.

Marco Magi