Prevenzione Hiv, a Firenze torna l'European Testing week: diversi eventi

Dal 21 al 28 novembre torna il progetto volto a far conoscere l’importanza della diagnosi precoce dell’Hiv.

Firenze, 18 novembre 2022 - Dal 21 al 28 novembre torna l’European Testing Week 2022, l’appuntamento volto a far conoscere l’importanza della diagnosi precoce dell’Hiv e dell’epatite C. E il 1 dicembre, giornata mondiale contro l’Aids, ancora iniziative di prevenzione e sensibilizzazione in tutta la città.

Firenze, dal 2019 è entrata nella rete delle città “Fast Track City”, coalizione che raccoglie circa 300 città di tutto il mondo, le cui amministrazioni si impegnano a favorire il raggiungimento degli obiettivi Onu entro il 2030 che sono '95- 95-95'. 95% di persone con Hiv che conoscono il proprio status; 95% delle persone che conoscono il proprio stato e sono in terapia antiretrovirale; 95% di persone in terapia che raggiungono la soppressione virale. Ne è nato un tavolo di coordinamento permanente con realtà impegnate sul fronte del contrasto all’Hiv in città. A presentare l'iniziativa l'assessore al welfare di Palazzo Vecchio Sara Funaro e il consigliere speciale corretti stili di vita e dipendenze Mimma Dardano.

“È un’iniziativa importante organizzata dalla rete ‘Fast Track City’ coordinata per il Comune di Firenze dalla consigliera speciale corretti stili di vita e dipendenze Mimma Dardano – ha detto l’assessore Funaro –. In città sono previste tante iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, due aspetti sui quali è fondamentale lavorare sia con i giovani che con tutta la cittadinanza. Si tratta di iniziative rivolte infatti a varie fasce di popolazione in vari luoghi e punti ‘sensibili’ della città”.

“La campagna – ha spiegato Dardano – si chiama 95-95-95. Si tratta di una rete di associazioni coordinata dal Comune di Firenze, attraverso la Commissione che presiedo e che si occupa di Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali, e che ha come obiettivo quello di creare un linguaggio che possa andare al di là dello stigma sociale. Ancora oggi, purtroppo, quando si parla di malattie sessualmente trasmissibili ed Hiv si pensa a delle categorie sociali molto definite. Un po’ da film. Quelle storie finite sul grande schermo ancora oggi ci influenzano. Abbiamo scelto dei luoghi per la campagna, il 1° dicembre, giornata mondiale dell’Hiv, attraverso varie tappe della città in maniera anche ludica e con aperitivi con la possibilità di attirare i giovani che magari la domanda se la pongono ma non sanno dove andare e spesso si vergognano”.

Niccolò Gramigni