Elezioni, medici Firenze a confronto con candidati su emergenza sanità

Il dibattito si svolgerà il 21 settembre, dalle 20 alle 23 nella sede dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Firenze

Il presidente dell'Ordine dei Medici Pietro Dattolo

Il presidente dell'Ordine dei Medici Pietro Dattolo

Firenze, 19 settembre 2022 - L’Ordine dei Medici di Firenze incontra i candidati al Parlamento per parlare delle emergenze sanitarie. L’appuntamento è per il 21 settembre dalle 20 alle 23 nella sede dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Firenze. Il presidente dell’Ordine Pietro Dattolo si confronterà con Federico Gianassi (Pd, Sinistra Italiana e Verdi), Angela Sirello (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia), Lucia Annibali (Azione e Italia Viva), Andrea Quartini (Movimento 5 Stelle), Stefano Cecchi (Unione Popolare), Vera Balsimelli (Italexit), Nicola Formisano (Alternativa per l’Italia), Corso Sottili (PCI), Massimo Orlandini (Italia Sovrana e Popolare).

“Vogliamo portare all’attenzione della politica le problematiche del nostro mondo, la situazione e le necessità di medici e infermieri ci sembrano poco presenti nei programmi e nelle manifestazioni dei vari candidati, non vorremmo che i politici si stiano dimenticando degli eroi della sanità – avverte Dattolo - Chiunque vinca, qualsiasi governo si formi dopo le elezioni nessuno si deve dimenticare del mondo della sanità:  imprescindibile la tutela del sistema sanitario nazionale e regionale, universale e gratuito per tutti. Non sopporteremo forme più o meno aperte di privatizzazione, quindi l’impegno per tutti i candidati a battersi affinché il sistema sanitario rimanga accessibile a tutti”.

Sul tavolo, si legge in una nota, le principali criticità ed emergenze sanitarie. Organici ridotti all’osso e necessità di assunzioni di medici e infermieri visto che nel giro di pochi anni, nella nostra regione, mancheranno circa 4.000 medici. Va rafforzata la sanità territoriale per limitare gli accessi ai Pronto soccorso, serve, dunque, accelerare il percorso sulle Case della Salute e gli ospedali di comunità. 

Niccolò Gramigni